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"Raccontare l'Europa", i giornalisti pronti alla nuova sfida
di Giovanna Cirino
Quali sono le sfide cruciali che l’Europa, fondata con l'obiettivo di promuovere la pace, la stabilità e la prosperità attraverso la cooperazione tra gli Stati membri, dovrà affrontare nell’imminente futuro? Alla vigilia delle elezioni europee del prossimo giugno, abbiamo pensato di organizzare il corso di formazione “Raccontare l’Europa che verrà tra economia, politica e diplomazia” (venerdì 26 gennaio, ore 10), per ascoltare chi in quelle istituzioni lavora, confrontarci alla luce delle numerose difficoltà e riflettere insieme sulla situazione attuale dell’Unione. Da cronisti saremo chiamati a occuparci del tema, meglio dunque essere preparati. Queste elezioni determineranno il corso del futuro dell’Unione europea e rappresentano un'opportunità per i suoi cittadini di far sentire la propria voce e influenzare le politiche dell'UE. Tra le questioni principali va registrata senza dubbio la diffidenza verso le istituzioni europee. Alcuni cittadini manifestano preoccupazioni riguardo a un presunto deficit democratico e alla distanza tra le decisioni prese dai politici e la realtà della vita quotidiana. Affrontare questo problema richiede una maggiore trasparenza, partecipazione e autorevolezza da parte delle istituzioni.
L'Europa dopo la pandemia e i rischi dei conflitti vicini e lontani
All’indomani della pandemia da Covid-19, l’Ue sembra trovarsi in una situazione di stallo di fronte a due guerre, più o meno vicine geograficamente ma certamente difficili e preoccupanti dal punto di vista politico e della loro risoluzione: l’invasione russa dell’Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022 e il conflitto Hamas-Israele cominciato il 7 ottobre 2023. C’è dunque la necessità di rafforzare il ruolo dei 27 Paesi sulla scena internazionale. Gli elettori valuteranno la capacità dell'Unione di promuovere la pace, i diritti umani e la cooperazione globale in un contesto in rapida evoluzione. Le prossime elezioni arrivano in un momento delicato, servono risposte immediate e concrete che richiedono un approccio unitario. Le questioni sono molteplici e altrettante sono le divergenze politiche, economiche, sociali e culturali tra gli Stati membri. Sembra esserci uno scollamento tra i Paesi del Nord e quelli del Sud che si trovano spesso in disaccordo sulla gestione dei fondi o sulle politiche migratorie. Alla luce di ciò diventa difficile l’adozione di decisioni comuni. Ma andrà fatto per continuare a esistere ed essere credibili. Superare tali sfide richiederà un impegno comune per preservare i valori europei fondamentali e garantire un futuro sostenibile per l'Unione nel contesto internazionale in evoluzione.