Skip to main content
- ore

| Notizie

Assostampa e Gruppo cronisti siciliani il 26 gennaio in viale Campania per ricordare Mario Francese

Assostampa e Gruppo cronisti siciliani il 26 gennaio in viale Campania per ricordare Mario Francese

Appuntamento alle 9 davanti alla targa che ricorda il giornalista ucciso dalla mafia

A 45 anni dall’omicidio di Mario Francese, cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia, ucciso a colpi di pistola mentre stava tornando a casa, Assostampa Sicilia torna a ricordarlo con il Gruppo cronisti in viale Campania venerdì 26 gennaio alle 9. Saranno presenti  davanti alla targa che ricorda il giornalista ucciso dalla mafia nel 1979 per Assostampa il segretario regionale Giuseppe Rizzuto, la presidente del consiglio regionale Tiziana Tavella, la segretaria regionale del Gruppo cronisti Claudia Brunetto, il segretario provinciale di Assostampa Palermo Gianluca Caltanissetta. A ricordare Mario Francese ci saranno anche il presidente  dell’ordine dei giornalisti di Sicilia  Roberto Gueli, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto Massimo Mariani, i rappresentanti delle forze di polizia e il figlio Giulio Francese.

Mario Francese aveva 54 anni, quando venne ucciso e le sue inchieste giornalistiche furono, come sottolinea la sentenza di condanna di appello oltre che per Bagarella, per Totò Riina, Bernando Provenzano, Michele Greco, Raffaele Ganci e Francesco Madonia: «Il movente dell'omicidio Francese è sicuramente ricollegabile allo straordinario impegno civile con cui la vittima aveva compiuto un'approfondita ricostruzione delle più complesse e rilevanti vicende di mafia degli anni '70».

La storia professionale di Francese inizia all’Ansa, come telescriventista, per poi diventare, da giornalista collaboratore del quotidiano La Sicilia e dopo aver lavorato per dieci anmario francese 4ni all’ufficio stampa della Regione Siciliana, decise di licenziarsi per dedicarsi a tempo pieno al Giornale di Sicilia, dove da cronista di giudiziaria scrisse pagine storiche sul fenomeno mafioso, come quelli, per citarne alcune,  sulla strage di Ciaculli, del processo ai Corleonesi e fu l’unico ad intervistare la moglie di Riina, Antonietta Bagarella. Francese sostenne con forza la tesi dell’omicidio di mafia per Cosimo Cristina, il primo giornalista ucciso in Italia nel maggio del 1960 a Termini Imerese. Francese indaga, va a fondo ai fatti di mafia sul territorio, mette nero su bianco i nomi  sul Giornale di Sicilia,  espone all’opinione pubblica i collegamenti tra i fatti, scava a fondo, non facendo mai un passo indietro. La sua tempra di cronista di razza, la forza delle sue inchieste, il suo desiderio di contribuire a svelare ogni verità ed il suo impegno civile contro Cosa Nostra, lo rendono sempre vivo ed oggi più che mai attuale per il suo modo di vivere la professione e necessario da ricordare. 

Mario Francese, il cronista esemplare

Siracusa ricorda Mario Francese, il 26 gennaio cerimonia al Giardino a lui dedicato

sportello legale ossigeno

eBook Senza Spazio

sportello legale ossigeno
sportello legale ossigeno
RSF 4x3
quote e modulistica d'iscrizione e rinnovo Assostampa Sicilia