| Palermo
Nino Giaramidaro, cronista e fotografo. Da venerdì i suoi scatti in mostra alla Galleria Arvis

Uomo di immagini e parole. Cronista puro. Fotografo vero. Per Nino Giaramidaro, ad un anno dalla sua scomparsa, un’antologica, per temi e tempi, si inaugura venerdì 30 maggio alle 18,30 nei locali della Galleria Arvis, via Giovanni di Giovanni 14, Palermo. La chiusura è prevista il 7 giugno.Quattro erano le passioni di Nino: la famiglia, la fotografia, il giornalismo, la matita. Passioni incrollabili per il giornalista de L’Ora, del Diario e poi del Giornale di Sicilia capace di restituire con parole ed immagini il suo cuore di cronista scrittore e reporter. Placido, flemmatico, colto, di sinistra, era nemico della sciatteria. Ed era capace- scrivono i colleghi di via Lincoln – di fare riscrivere un pezzo molte volte finché fosse pulito, senza aggettivi e sostantivi superflui. Con i più giovani sapeva essere, come un bravo maestro, molto severo, se la notizia non avesse avuto fonti certe e puntelli sicuri, non la avrebbe pubblicata.
Per il giornale L’ora lavorò a lungo e bene dal trapanese, era infatti nato a Mazara del Vallo, e proprio nel ’68 fece a Gibellina lo scoop della sua vita: le primissime immagini delle macerie del terremoto, uomini e briciole di case, furono pubblicate con il suo articolo sul quotidiano palermitano. In appoggio il dolore e l’amarezza a firma Leonardo Sciascia. Per le immagini ha coltivato sempre uno sguardo severo ed elegante nei suoi magnifici bianchi e neri. Era l’occhio del cronista che racconta in diretta e sa coinvolgere il suo pubblico. Senza aggettivi né retorica.