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Notizie pubblicate oggi da “la Repubblica” sul caso Saguto e la richiesta di un bene confiscato
Il Consiglio regionale dell’Associazione siciliana della Stampa, nella riunione del 27 aprile 2015 tenuta ad Agrigento, aveva dato mandato a un suo componente di informarsi, presso le sedi competenti, sui passaggi che bisognava compiere per arrivare all’affitto di un bene confiscato alla mafia. Di tutto questo v’è traccia nel verbale di quella seduta. A oggi, comunque, non è stato ancora presentato alcun atto formale di richiesta. Quanto al riferimento del Csm a “interviste e articoli celebrativi” come presunta merce di scambio, è una ipotesi del tutto impensabile e fuori dalla realtà: per il semplice fatto che nessun giornalista, a maggior ragione se è anche un dirigente sindacale, sarebbe in grado di garantire una cosa del genere visto il sistema di competenze e controlli interni che regola un giornale.