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"Ecco la nuova Favorita", al Circolo della stampa Giuseppe Barbera svela il piano del Comune per il parco

La Favorita, il parco di Palermo e il suo futuro. Un argomento che appassiona i palermitani e che proprio in queste ore sarà al centro della discussione da parte della amministrazione della città. E' stato questo l’argomento che ha aperto l’incontro di ieri pomeriggio al Circolo della stampa protagonista Giuseppe Barbera, docente universitario ed ex assessore comunale al Verde che con il giornalista Mario Pintagro ha presentato il suo libro "Sicilia, alberi e paesaggi". Ma il primo argomento che ha tenuto desta l’attenzione dei tanti che sono accorsi nella sala "Orlando Scarlata" di Assostampa Sicilia è stata proprio la discussione sul piano d’uso della Favorita predisposto da Giuseppe Barbera e che è stato anticipato nelle sue grandi linee, a poche ore dalla sua definizione da parte del Comune.
Tante le novità che ridisegnano una delle zone più amate della città con una serie di interventi che in questa prima fase sono già stati finanziati con la somma di 10 milioni di euro. Si va dalla riqualificazione di tutta la zona attorno alla Palazzina cinese, in particolare dalla rimozione dell’asfalto che porta dal piazzale di Villa Niscemi e che attraversa il giardino in stile francese davanti alla palazzina, e si va sino alla rimessa in funzione delle fontane del parco. Tutta una serie di interventi che precedono quelli che dovrebbero portare in un futuro alla risistemazione nell’attraversamento del parco riducendo a un solo viale il percorso riservato alle auto e liberando l’altro asse solo per la fruizione pedonale o in bicicletta
Ma non è stato questo l’unico argomento sul quale è animato il confronto, perché altrettanto vivace è stato il dibattito sulla cura e la manutenzione degli alberi di Palermo e poi anche quello che riguarda il paesaggio e in particolare il riferimento è stato alla Valle dei templi e naturalmente alle vicende che hanno portato Agrigento a Capitale della cultura per il 2025. Ampia e appassionata la discussione sul patrimonio verde della città e in particolare sulla sorte che devono seguire gli alberi che in alcuni casi devono essere tagliati o rimossi per vari motivi.
Il primo esempio che arriva è quello del lungo filare di ficus al centro di via Ernesto Basile. Saranno rimossi e per la metà ripiantati, per fare spazio alla nuova linea del tram. "Non bisogna fare un dramma - ha ripetuto Barbera - perché a volte è necessario rimodulare il verde per creare migliori condizioni di viabilità. Così come quando gli alberi sono pericolosi per la loro età o per le radici che deformano il manto stradale, non deve essere un tabù quello di procedere alla loro rimozione. È vero che tra questa espressione della natura e i cittadini che ne usufruiscono ogni giorno si crea un rapporto quasi sacro che porta delle reazioni impulsive o a proteste molto sentite, ma è anche vero che in alcuni casi bisogna avere un rapporto più laico e vedere quali sono effettivamente i costi e benefici".
Non è così invece nel caso del paesaggio di Agrigento e di quella Valle dei templi in cui ad esempio sono scomparsi i mandorli che per anni la hanno resa famosa in tutto il mondo, grazie a quella fioritura che veniva raccontata dai turisti arrivati in Sicilia per il Gran Tour. "Nessuno in questi giorni - ha sottolineato Giuseppe Barbera - ha parlato di quell’albero così importante nella narrazione della Valle dei templi, una delle zone più visitate al mondo anche perché quando vi arrivarono i primi visitatori era immersa in un ambiente naturale fatta da ulivi e mandorli che ne caratterizzavano in modo assolutamente unico l’ambiente esaltando la bellezza di quelle colonne greche".
Domande a raffica, curiosità e programmi per il futuro hanno portato la discussione a protrarsi a lungo, anche perché nel corso del Circolo della stampa come avviene ormai in tutti gli incontri hanno cominciato a girare i calici di vino offerti dalla collaborazione con l’Associazione Donne del vino. Con un bicchiere in mano di rosso di bianco, il dibattito è così proseguito anche dopo la fine dell’incontro nella sala "Orlando Scarlata". Il prossimo incontro programmato è per giovedì prossimo 23 febbraio quando alle 18 sarà ospite Attilio Bolzoni, giornalista, per anni inviato di Repubblica dopo essere cresciuto nella redazione del giornale L’ora. Bolzoni presenterà il suo nuovo podcast, Tragediatori dedicato alle storie dei primi collaboratori di giustizia.