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Lo Sperone che vuole cambiare, Antonella Di Bartolo al Circolo della stampa: "Una sfida che dura da 10 anni"
Una sfida che dura da 10 anni, vissuta giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo un mese con fede incrollabile e una determinazione dichiarata sin dal primo momento: “Sono venuta qua per restare e per far funzionare questa scuola”. Antonella Di Bartolo al Circolo della stampa ha parlato del suo “Domani c’è scuola” il libro in cui racconta la battaglia per far rinascere l’Istituto Pertini-Sperone in cui è arrivata 12 anni fa con nelle orecchie ancora le parole ascoltate all’ufficio scolastico provinciale al momento della firma della nomina: “Condoglianze”. E poi quella drammatica giornata in cui, alla cronista di Repubblica Claudia Brunetto che con Claudia Mirto ieri ha animato l’incontro nel salone "Orlando Scarlata" dell’Associazione siciliana della stampa per il primo circolo del mese di dicembre, in cui la preside, raccontava la sua disperazione davanti alle devastazioni continue della scuola e all’atteggiamento del Comune che sembrava orientato a mollare e a chiudere quel presidio sul territorio.
E il racconto di quella giornata pubblicato su Repubblica del marzo del 2014 e adesso affisso in presidenza e ieri è stato portato al Circolo per ricordare proprio quel passaggio in cui Antonella Di Bartolo ribadiva però la sua ferrea volontà non solo di mantenere aperto l’Istituto Comprensivo Sperone-Pertini ma di farlo diventare un punto di riferimento per il territorio e ha raccontato anche il perché. C’era stato un impegno nei primi mesi del lontano 1993, in cui la dirigente aveva preso contatti con Don Pino Puglisi per lavorare nel quartiere e l’appuntamento col sacerdote era stato fissato alla fine di quel mese di settembre in cui invece Don Pino venne invece ucciso dai sicari di cosa nostra. Tornare quindi allo Sperone a due passi dal luogo in cui il sacerdote, adesso Beato, venne assassinato per la preside era diventato un impegno morale che andava rispettato ad ogni costo . A ogni costo significava anche superando le diffidenze della allora assessore all’Istruzione Barbara Evola, che diventerà poi un’alleata, e le paure di ogni giorno nelle incursioni dei vandali che distruggevano la scuola. superare quell’impatto far diventare le donne del quartiere soprattutto le mamme le prime alleate nella ricostruzione sociale e morale dell’ambiente è stato un risultato che Antonella di Bartolo ha raccontato sotto le domande sempre incalzanti di Claudia Mirto che ha voluto spiegare alcuni passaggi del libro, mentre Claudia Brunetto è tornata più sulla cronaca di quei giorni che adesso hanno un passaggio fondamentale proiettato già nel futuro con l’inizio della costruzione dell’asilo nido.
Ma il numero che impressiona di più è che mentre 10 anni fa c’erano appena 100 iscritti alla scuola adesso l’istituto Sperone-Pertini supera i 500 iscritti in sette plessi diversi mentre chi arriva al diploma nella scuola media continua a studiare invece di abbandonare il percorso educativo . E questa ha sottolineato Antonella Di Bartolo un grande traguardo i nostri ragazzi adesso lasciano la scuola media e continuano anche nei licei con ottimi risultati. “Quello che aspettiamo adesso è il primo laureato che arriva dal nostro quartiere.. un quartiere profondamente cambiato grazie anche alle altre iniziative a cominciare dai grandi murales che hanno cambiato il volto di molti condomini a quello delle "Rosalie ribelli", tutte iniziative che portano alla consapevolezza degli abitanti in particolare alle donne di avere una vita diversa da quella a cui sembravano destinati. E' vero che nel quartiere continuano a esserci le irritate ogni tre mesi che molti dei genitori dei nostri alunni spesso si trovano in carcere, ma questo non significa che noi non continuiamo a lavorare cercando di tirare fuori da loro il meglio che si può ottenere e spesso ci riusciamo”.
Insomma, una battaglia davanti alla quale Antonella Di Bartolo non intende indietreggiare di un millimetro: "Ho passato dei momenti di grande sconforto, ma proprio da lì ho tirato fuori la forza e la volontà ma soprattutto è stata la squadra che si è formata ad a far sì che si potessero ottenere questi risultati. Ecco quando si parla di preside coraggio ritengo che sia un modo riduttivo di affrontare il problema. Noi riusciamo a arrivare a determinati risultati a coinvolgere i ragazzi e soprattutto le famiglie perché attorno ai progetti lavorano tante persone convinte di fare bene il loro lavoro”. Diversi degli insegnanti della scuola sperone Pertini ieri erano presenti al Circolo della stampa a sottolineare questa unità e questa volontà di squadra di lavorare insieme in una delle zone difficili della città. “ Sicuramente difficile, ma anche bellissima vi invito a venire allo Sperone e a fare un giro. Noi facciamo anche questo chi non c’è mai stato e vuole venire a scoprirlo. Può avere a disposizione una guida che è fatta da me stesso dagli insegnanti della scuola e si va a scoprire un mondo bellissimo".
Anche in questo circolo, grazie all’accordo tra Assostampa e Associazione donne del vino i partecipanti hanno potuto degustare un bianco e un rosso sia durante l’incontro sia alla fine con un brindisi con l’autrice che naturalmente non si è sottratta al firmacopie.
Prossimo appuntamento giovedì il 12 dicembre con "Un lungo viaggio" di Anna Giudice mentre lunedì 16 dicembre al Glam hotel di Mondello la festa del primo anno del Circolo della stampa di Palermo.