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Morto Fausto Galati. Il suo ultimo messaggio: "Senza giornalismo, non c'è democrazia"
Dopo una lunga malattia è morto a Palermo il giornalista Fausto Galati. Aveva 85 anni, era stato a lungo redattore dell'Agenzia Italia e corrispondente del Giorno di Milano e si era occupato dei casi di cronaca più importanti. Era stato molto impegnato sia per l'Ordine, di cui era stato consigliere nazionale, che per l'Assostampa siciliana. Per questo suo impegno negli organismi di categoria, Galati era stato nominato presidente onorario del Gruppo pensionati. Nel suo ultimo intervento a un'assemblea sindacale, tre mesi fa, aveva sostenuto che "senza giornalisti indipendenti la democrazia è in pericolo". E per questo, a suo giudizio, è "necessaria una grande mobilitazione".
I funerali di Fausto Galati si svolgeranno domani nella chiesa di don Orione alle 10:30. "Con lui scompare un collega che era impegnato nel sindacato per la tutela dei diritti dei giornalisti", afferma Giuseppe Rizzuto, segretario regionale dell'Assostampa.
Lungo e appassionato anche se in videocollegamento per le sue condizioni di salute, era stato il sei dicembre scorso, il suo intervento all'assemblea del Gruppo pensionati di Assostampa Sicilia. Galati, lucido e allarmato, aveva messo in guardia dal pericolo che la democrazia corre, quando il giornalismo è sotto attacco.
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