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Minacce e intimidazioni, Josè Trovato ascoltato dalla commissione Antimafia: "Pieno sostegno al cronista"
Il giornalista Josè Trovato è stato ascoltato questa mattina dalla commissione regionale Antimafia che lo ha convocato dopo la serie di minacce e intimidazioni che ha ricevuto negli ultimi mesi.
José Trovato ha riferito ai membri della commissione un clima pesante per la funzione svolta nell’Ennese dai cronisti che si occupano di cronaca giudiziaria, evidenziando come, anche attraverso il sistema delle querele temerarie, si tenti di impedire il libero esercizio della professione giornalistica e la possibilità per l’opinione pubblica di avere una corretta informazione. Nell’esprimere pieno sostegno e solidarietà al giornalista, la commissione Antimafia ha proposto di organizzare un evento nella provincia di Enna su libertà di informazione e lotta alla mafia intitolato ‘La libertà di informazione é libertà’ coinvolgendo l’Ordine dei giornalisti di Sicilia e l’Associazione siciliana della stampa e che sarà definito nelle prossime settimane.
“Ringrazio il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, e tutti i componenti per la loro disponibilità e il sostegno concreto - ha detto José Trovato - Non mi sono mai sentito solo: oggi più che mai sento forte al mio fianco la presenza delle istituzioni”.
Pochi giorni fa Assostampa Sicilia assieme alla sezione provinciale di Enna ed al Gruppo Cronisti ha dato solidarietà a José Trovato a seguito della querela ricevuta da familiari di un boss del territorio.