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Diritto di cronaca in pericolo: patto per salvarlo tra giornalisti, magistrati e avvocati

Diritto di cronaca in pericolo: patto per salvarlo tra giornalisti, magistrati e avvocati

Lunga e intesa mattinata nell'aula magna della Corte d'appello del tribunale di Palermo per il corso organizzato dall'Ordine degli avvocati e dall'Associazione siciliana della stampa con la collaborazione dell'Ordine dei giornalisti su un tema che da mesi è oggetto di un vivace dibattito: "Il rapporto tra giornalisti, magistrati e avvocati: diritto di cronaca, tra informazione giustizia, privacy e deontologia". Il tutto arricchito dall'entrata in vigore della direttiva Cartabia che limita ulteriormente la possibilità della divulgazione delle nortizie e il caso dello stupro di gruppo avvenuto quest'estate a Palermo e per settimane al centro dell'informazione nazionale.

Temi caldi che hanno animato l'incontro aperto dai saluti degli avvocati Francesco Greco, Presidente CNF, Dario Greco, Presidente Coa Palermo, Piero Alosi, Presidente AIA, Alessandro Scalia, Presidente Uas, Antonio Geraci, Presidente UAS sezione di Palermo. Quindi le relazioni programmate affidate a Paolo Guido, Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Palermo, Carlo Bartoli, Presidente dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti, Roberto Leone, vicesegretario regionale Assostampa Sicilia, Riccardo Arena, Consigliere Nazionale Ordine dei giornalisti e Capo Servizio del Giornale di Sicilia, Massimo Motisi, avvocato e Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Palermo, Monica Longo, vice presidente CPO Ordine degli Avvocati Palermo e membro del Direttivo nazionale UAS. A moderare il dibattito gli avvocati Teresa Re, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Palermo e Giovanni Battista Scalia, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Palermo e Coordinatore Nazionale UAS.photo 2023 12 04 16 03 34 1

Ne è nato un confronto serrato dal quale è emerso il sostanziale fallimento delle norme introdotte e la necessità di uno sforzo collettivo per far sì che la comunicazione funzioni al meglio tra i vari soggetti interessati.  Non c'è dubbio che il diritto di cronaca rischia di essere sempre più compresso ma nello stesso tempo vanno fatte rispettare quelle regole che già esistono e che garantiscono la presunzione di innocenza. 

Il corso di oggi conclude una ciclo di cinque appuntamenti organizzati in tutta la Sicilia da Assostampa che ha portato al confronto tra giornalisti, magistrati e avvocati oltre che a Palermo anche a Trapani, Messina e Siracusa.

Bartoli: "C'è il rischio che i cittadini siano sempre meno informati" VIDEO  

 La locandina del corso

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