| Siracusa
Verità fai da te - Il pensiero critico argine alla disinformazione
di Aldo Mantineo - Prefazione di Antonio Nicita
Un fenomeno tanto antico quanto a lungo - e colpevolmente - sottovalutato, considerato a volte poco più che un modo divertente (il termine bufala, istintivamente, non lascia trasparire inquietudine) per raccontare la quotidianità. La disinformazione é, invece, un fenomeno complesso, é un vero e proprio “sistema” votato a diffondere una percezione alterata della realtà e, come tale, richiede un approccio analitico e di studio adeguato e non circoscritto alla singola fake news. La vera difficoltà, infatti, non sta tanto nell’individuazione di una corretta definizione del termine quanto nell’effettiva e concreta riconoscibilità di una fake news. Non si tratta sempre e comunque di notizie false quando non inventate di sana pianta quanto, piuttosto, di contenuti che miscelano vero e verosimile, descrivono scenari plausibili e possibili, prendono a prestito “pezzi” di accadimenti reali e li innestano in contesti differenti da quelli propri, avvelenando così i pozzi della corretta informazione. Ma per questo veleno esistono antidoti ben precisi: intanto l’accuratezza - intesa come attenzione a fare bene una cosa – indispensabile per verificare ogni informazione, e poi il pensiero critico, la capacità cioè di affrontare la singola questione senza abbandonarsi a pre-giudizi, esplorando più sentieri, battendo le strade dell’inclusività. Operazioni queste che richiedono impegno e giusto tempo anche per evitare di cadere nel tranello di etichettare come fake news qualsiasi cosa che non collimi con il nostro pensiero, che non ci sia gradita, che sia per noi scomoda. Se così facessimo inevitabilmente tutto sarebbe fake news e, quindi, …nulla sarebbe fake news.