| Catania
Nasce il coordinamento dei giornalisti collaboratori de La Sicilia. Stato di agitazione per mancato pagamento mensilità arretrate
Si è costituito il Coordinamento regionale permanente dei collaboratori precari del quotidiano “La Sicilia”.
Cronico ritardo nella liquidazione dei compensi, totale assenza di comunicazione con la proprietà e nessuna chiarezza su tempi, modalità ed entità delle retribuzioni, incertezza e impossibilità alla verifica del versamento dei contributi previdenziali Inpgi dovuti dall’editore; per alcuni giornalisti mancata sottoscrizione da entrambe le parti dei contratti Cococo, di cui non si conosce l’effettiva natura, mancata chiarezza sulla quantificazione esatta dell’ammontare degli arretrati, ad oggi mai riconosciuta ufficialmente per diversi collaboratori; certificazioni uniche contributive con somme non versate ai collaboratori che si trovano, loro malgrado, a pagare le tasse su importi mai percepiti.
Sono queste le rivendicazioni più importanti che hanno spinto i giornalisti, che operano nelle diverse province della Sicilia, ad alzare la testa per dire basta ad una gestione che mortifica la dignità della persona, prima che del giornalista costretto a scrivere con compensi che sovente sono paragonabili a quelli dati ai braccianti extracomunitari che lavorano da abusivi nei campi. Infine, preoccupa l’assenza di reale prospettiva da un punto di vista occupazionale, da parte di un’azienda che è ritornata a navigare a vista, dopo il periodo di commissariamento durato circa un anno e mezzo in cui si era notata una maggiore attenzione oltre che maggiore rispetto verso i collaboratori.
“Contestiamo all’editore la violazione delle condizioni stipulate per il lavoro giornalistico autonomo ai sensi del vigente contratto collettivo nazionale di lavoro Fieg-Fnsi – si legge nella nota diffusa dai giornalisti - per quanto attiene all’obbligo del pagamento mensile, alla forma scritta del contratto di collaborazione e al compenso minimo, indicato in oltre 20 euro ad articolo. Chiediamo che l’editore non ostacoli le funzioni di controllo sull’applicazione esatta del Cnlg e degli obblighi previdenziali per quanto riguarda il lavoro autonomo, fornendo, anche attraverso il Cdr e il sindacato regionale unitario dei giornalisti Assostampa Sicilia, precise risposte alle nostre istanze, insieme a numerose altre problematiche che necessitano, una volta per tutte, di piena chiarezza”. Di recente, la Domenico Sanfilippo Editore ha ricevuto dalla Regione Siciliana ai sensi della L.R. 9/2020 un contributo straordinario a fondo perduto di € 1.359.454,80 in ragione dell’emergenza Covid, che non è stato utilizzato per sanare le spettanze arretrate dei giornalisti. E’ evidente che quei soldi sono serviti per sanare altre posizioni debitorie.
“Un comportamento che stigmatizziamo – sottolineano i giornalisti - perché si evince chiaramente come e quanto siano tenuti nella giusta collaborazione i giornalisti dipendenti e i collaboratori, cioè coloro che sono indispensabili alla fattura del giornale, dalla proprietà. Per poter affrontare collettivamente i numerosi problemi irrisolti che da tempo ci affliggono, ci costituiamo in Coordinamento dei giornalisti collaboratori de La Sicilia. Infine, annunciamo fin da ora la proclamazione dello stato di agitazione permanente, con azioni e forme di protesta da decidere, qualora le nostre istanze non trovassero le risposte attese”, conclude il Coordinamento.
Il Coordinamento dei Giornalisti Collaboratori del quotidiano La Sicilia