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Ufficio stampa Regione Siciliana, l'Assostampa al governatore: «Va applicato il contratto giornalistico»
Pur ritenendo corretto il percorso di selezione e reclutamento tramite un pubblico concorso, il sindacato territoriale «considera la scelta di applicare il contratto dei regionali in netto contrasto con la legislazione regionale», si legge in una lettera inviata al presidente Nello Musumeci.
La Giunta esecutiva dell’Associazione Siciliana della Stampa e i segretari provinciali ribadiscono con forza l’applicazione del contratto di lavoro giornalistico ai componenti dell’Ufficio stampa della Presidenza della Regione siciliana, che usciranno fuori dalla selezione che intende avviare la Regione, a seguito della delibera dello scorso 12 dicembre.
La Giunta e i segretari, ribadendo le perplessità già espresse lo scorso 7 dicembre con il verbale sottoscritto con il presidente dell’Aran Sicilia, pur ritenendo corretto il percorso di selezione e reclutamento tramite un pubblico concorso, considerano la scelta di applicare il contratto dei regionali in netto contrasto con la legislazione regionale degli uffici stampa, antesignana rispetto ad altre regioni; leggi che hanno superato anche il vaglio della Suprema Corte di Cassazione.
“Con questo bando la Giunta di Governo afferma l’Assostampa Siciliana, in una lettera inviata al presidente Nello Musumeci - rinuncia all’autonomia contrattuale riconosciuta e garantita sia dallo Statuto Siciliano che dalla legislazione nazionale. Un’abdicazione alle prerogative statutarie che non trova alcuna spiegazione logica se non la inadeguata conoscenza della materia contrattuale sugli uffici stampa. Un atto che contraddice quanto previsto dall’art. 12 della Legge Regionale n. 16/2017 che mantiene in vita l’art. 127 della Legge 2/2002 e la contrattazione collettiva regionale del 2007, che si continua ad applicare in primo luogo al personale della Regione”.
Assostampa Siciliana chiede formalmente l’intervento del presidente Nello Musumeci, al quale chiede un incontro urgente, al fine di rivedere la delibera del Governo regionale uniformandola alla normativa vigente e cancellando le “anomale” direttive di applicazione del contratto regionale ai giornalisti, individuando paradossalmente la categoria D e C per i neo assunti senza alcun riferimento dei profili professionali individuati nella contrattazione collettiva del 2007. Delibera che va rivista anche per il clamoroso errore che si evince nella parte in cui si scrive che è necessario "il possesso di un diploma di laurea o diploma di laurea specialistica nelle discipline previste dalle norme vigenti per l'accesso a tale professione".