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Collaboratori de La Sicilia, l'editore promette di pagare al più presto gli arretrati
«Il preoccupante problema del ritardo dei pagamenti dei collaboratori del quotidiano La Sicilia e la scadenza dei contratti a termine dei giornalisti impiegati nelle redazioni decentrate sono stati al centro di una riunione dell’Associazione siciliana della stampa, sollecitata dai segretari provinciali, e alla quale hanno partecipato il segretario regionale Alberto Cicero, i segretari provinciali di Catania Daniele Lo Porto, di Siracusa Prospero Dente e di Ragusa Gianni Molè e il Cdr del giornale». Lo afferma una nota dell’Assostampa, che aggiunge che durante la riunione «i segretari provinciali hanno denunciato con forza il profondo disagio dei collaboratori, alcuni dei quali non ricevono pagamenti dal marzo dello scorso anno pur continuando a fornire regolarmente i loro articoli per le pagine delle edizioni provinciali». «Poiché la situazione è stata più volte segnalata per iscritto dal Cdr all’azienda senza mai ricevere risposte concrete, il sindacato - conclude la nota -ha deciso di chiedere un incontro all’azienda per definire la questione, individuando se possibile -pur nell’ambito dello stato di crisi della Domenico Sanfilippo spa - strade percorribili per un’intesa che porti alla chiusura del contenzioso». (ANSA).
La replica dell’azienda
La Domenico Sanfilippo Editore, "pur attraversando come tutto il settore dell’editoria, un momento difficile dovuto alla crisi del comparto, si sta impegnando a smaltire le spettanze arretrate in un lasso di tempo ragionevole consapevole del ruolo irrinunciabile dei collaboratori, preziosa risorsa per un giornale come 'La Sicilia' che vuole mantenersi fortemente radicato sul territorio». Lo afferma la società editrice sulla nota dell’Assostampa sui ritardi nel pagamento dei collaboratori del quotidiano.
«In tal senso l’azienda, che ha già provveduto a una riorganizzazione del settore amministrativo dedicato al pagamento dei collaboratori - si legge in una nota de La Sicilia - è disponibile a proseguire l’interlocuzione con il sindacato interno e di categoria, anche alla luce della richiesta di accesso alle misure previste ex legge 416, già avanzata nelle sedi competenti». (ANSA)