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"Da baccante a sommelier, Vino è donna". Maria Luisa Alberico al Glam hotel di Mondello il 15 maggio

Il Circolo della stampa torna a dare appuntamento in esterna, al Glam Hotel di Mondello, giovedì 15 maggio alle 18,30 per un originale viaggio al femminile nel mondo della conoscenza e della pratica del vino dall’antichità ad oggi, alla scoperta della sua storia, simbologia e cultura, in compagnia di una divinità privilegiata, Dioniso, dio del vino e “dio delle donne”. Con Maria Luisa Alberico, autrice di “Vino è Donna - da baccante a sommelier” edito per Pedrini, ci saranno Roberto Leone vicesegretario vicario di Assostampa Sicilia, Maria Antonietta Pioppo vice presidente della Cpo di Assostampa Sicilia
e Antonella Chinnici, docente del liceo Umberto I e saggista. Con loro tre donne del vino: Flora Mondello, Chicca Spadafora e Lilly Fazio che porteranno la loro testimonianza sulla presenza femminile nella realtà produttiva della Sicilia.
Domanda che fa da punto di partenza per l’interessante percorso è “Come considerare oggi il rapporto donna e vino?” Secondo l’assunto dell’autrice, giornalista esperta in ambito enogastronomico, sommelier e docente sommelier, la donna ha con il vino un rapporto privilegiato, che si evidenzia in questi ultimi decenni con la spinta verso un ritorno tutto al femminile ad attività che coinvolgono la Natura ed in particolare proprio quelle attività che si ricollegano al vino. In questa nuova propensione le donne mettono in gioco componenti quali empatia, cura, accoglienza e consapevolezza del proprio autonomo impegno, doti che richiedono di essere esplorate alla luce di in un passato che trae le sue chiavi di lettura nell’antropologia e nel mito, tanto che, questa è la tesi, il vino è, in modo originale e speciale, arcaicamente/archetipicamente donna.
Il rapporto donna - vino è tuttavia passato nella storia attraverso una costante proibizione, una limitazione che ha coinciso sul piano sociale e culturale con una concezione che ha di fatto sottomesso Donne e Natura proclamandone nello stesso tempo inferiorità e passività. Sul piano psicologico ciò ha prodotto una divisione netta tra ciò che è femminile e ciò che rappresenta il maschile, senza valutare che la sanità psicologica è equilibrio delle componenti. Sono esistite però società in cui il ruolo femminile era potente, così come potenti erano le divinità che nei millenni hanno rappresentato la Natura. Nel mito è esistita una divinità, Dioniso, metamorfica e inquietante, ma anche benevola con le sue seguaci: baccanti, sacerdotesse, nutrici. Una divinità con caratteri ambivalenti che ha come attributi, tra gli altri, quello di essere il dio delle donne, oltre ad essere il dio del vino e Signore delle anime.
Oggi il rapporto delle donne con il vino può recuperare la consapevolezza dei molteplici significati di questo archetipo così potente, unitamente ai valori del suo dono, che hanno connotato la nostra civiltà, così da consentire l’emergere di una donna dionisiaca, consapevole e determinata. Vino è donna sempre più non solo perché sempre più donne vi si dedicano, ma anche perché il vino è materia a lei simbolicamente affine ed è creatura, è natura, comunicazione e condivisione, è sensualità, benessere. Un appuntamento da non perdere, quello con il circolo della stampa, per un viaggio di consapevolezza e affermazione, “da baccante a sommelier”.
Maria Luisa Alberico, torinese, giornalista esperta in ambito enogastronomico, sommelier e docente sommelier, perito assaggiatore della Camera di Commercio di Torino, ha fondato nel 2001 l’Associazione Donna Sommelier Europa e dirige per un ventennio l’omonima rivista volta alla valorizzazione dell’impegno delle donne nelle professioni legate al mondo del vino e alla cultura del saper bere.