Un’ora e mezza di aneddoti, pezzi di teatro recitati e improvvisati, ricordi e battute e tanti applausi. Non è stato un incontro e una presentazione di un libro secondo gli schemi tradizionali quella che ha avuto come protagonista al Circolo della stampa di Palermo Pamela Villoresi, l’attrice che per cinque anni ha diretto il teatro Biondo e che si appresta a lasciare la città con la quale però ha ammesso ormai esistere un legame che è profondissimo, quasi tossico, nel senso che crea dipendenza. Pamela Villoresi ha regalato agli spettatori che si sono raccolti nel salone Orlando Scarlata di via Francesco Crispi, una serata da ricordare. Con Gilda Sciortino a moderare gli interventi di Anna Sica, professoressa di Discipline dello spettacolo all’università di Palermo che ha scritto la prefazione del libro e Claudia Mirto a incalzarla con le domande, ha messo in scena un atto unico che ha trascinato il pubblico come sanno fare gli attori capaci di rapire con la loro presenza e trascinarti nel mezzo della scena. Dalle lettere con il maestro del Piccolo teatro di Milano ai ricordi della prima uscita a Parigi, dell’Arlecchino di Strehler con la sua trionfale caduta nel momento di entrare in scena, sino alla conclusione con uno strepitoso pezzo di bravura trasformandosi in più attrici delle "Baruffe chioggiote" di Goldoni grande cronista dell'epoca, Pamela Villoresi ha voluto ripercorrere così cinquant’anni della sua carriera teatrale alla vigilia dell’ennesima svolta che la riporterà con più assiduità sulle scene e davanti alla macchina da presa.

Naturalmente una parte importante del dialogo, a cui hanno partecipato anche diversi colleghi presenti tra il pubblico da Mario Azzolini a Egle Palazzolo sino a Guido Valdini, si è sviluppato anche sulla sua presenza in città non nascondendo anche un piccolo velo di amarezza che non riguarda forse il prolungamento della sua direzione del teatro Biondo, per cui la scelta politica è stata di andare a un nuovo bando per l’individuazione nel vertice del teatro stabile palermitano, ma soprattutto per le difficoltà incontrate nella gestione della scuola di teatro ai Cantieri culturali.
Ciò non toglie che l’attrice ha ribadito quanto si sia innamorata di Palermo e delle persone che ha incontrato con le quali si è intrecciato un rapporto che è andato molto al di là delle vicende professionali coinvolgendo la nella vita quotidiana come ad esempio la passione per il canottaggio che non abbandonerà neanche tornando a Roma dove continuerà a vogare invece che nell’azzurro mare di Mondello nel biondo Tevere con il circolo Tre Ponti. 

Il calendario di ottobre del Circolo della stampa

Gli appuntamenti con il circolo della stampa di Palermo continueranno martedì 15 alla stessa ora il circolo della stampa di Palermo ospiterà Gianmauro Costa che presenterà “Le bugie degli arcangeli” appena pubblicata nella collana Giallo Mondadori.

Il 18 ottobre alle 18,30 al centro dell’incontro con Umberto Santino “al circolo” il Rapporto mafia e droga assieme a Giovanni La Fiura, Giovanni Burguo e Nino Rocca. Modera Gilda Sciortino.

Il 25 ottobre il circolo torna a dare appuntamento in esterno, a Villa Malfitano per la presentazione di "Ossigeno", il libro di Federica Molè dedicato al padre Gianni indimenticato dirigente di Assostampa, alle 18. A presentare il libro sarà Franco Nicastro consigliere dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia ed interverranno Giuseppe Rizzuto e Roberto Leone segretario e vicesegretario regionale di Assostampa Sicilia, Ina Modica consigliere regionale di Assostampa e Roberto Ginex presidente dell’ Inpgi.

 Il programma completo del Circolo della stampa