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Assostampa e FNSI all'Assemblea nazionale della Cgil contro mafia e corruzione nell'anniversario di Pio La Torre

Assostampa e FNSI all'Assemblea nazionale della Cgil contro mafia e corruzione nell'anniversario di Pio La Torre

piolatorre muraleUn Pio La Torre giovane davanti a un microfono, giganteggia da questo pomeriggio in via duca della Verdura a Palermo. Il ritratto ricorda il periodo in cui il segretario regionale del Pci ucciso dalla mafia il 30 aprile 1982 assieme a Rosario Di Salvo, faceva il sindacalista negli anni 50. Il muro che ospita il dipinto di Igor Palmintieri è quello dell'istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III dove, come ha ricordato il figlio Franco prima della scopertura, conseguì il diploma di perito industriale nel 1945. La cerimonia alla quale hanno preso parte Vito Lo Monaco, presidente del centro Pio La Torre e il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, si è svolta al termine dei avori dell'assemblea nazionale del sindacato, svoltasi a Palermo con il tema "contro le mafia e la corruzione".

Presenti don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e l'ex presidente della commissione antimafia Rosy Bindi.

I lavori dell'assemblea della Cgil sono stati seguiti da una delegazione della Federazione nazionale della stampa con il presidente Vittorio Di Trapani e da Assostampa Sicilia con il segretario regionale Giuseppe Rizzuto. Vittorio Di Trapani nel suo intervento ha affermato: «La lotta alle mafie e alla corruzione passa anche attraverso un giornalismo di inchiesta forte e libero. E invece l'informazione è sotto attacco, la volontà di bavaglio è crescente. Questo vuol dire innanzitutto restituire dignità al lavoro: giornalisti con paghe da sottoproletariato è un fatto indegno di un Paese. Servono giuste retribuzioni, serve l'equo compenso. E vuol dire, inoltre, sbarrare la via legale alle intimidazioni, ovvero fermare le querele bavaglio». «Tra poche settimane - ha poi ricordato il presidente Fnsi - saranno 10 anni dalla morte di Santo Della Volpe, che ha speso la sua vita in prima linea a denunciare la vergogna delle querele temerarie, pensando a necessarie forme di tutele soprattutto per i precari. L'Europa ha approvato la Direttiva anti-Slapp, che ora dovrà essere recepita in Italia. Come il nome di Pio La Torre è indissolubilmente legato alla normativa antimafia, sin dall'introduzione del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, sarebbe un giusto riconoscimento alla storia di impegno giornalistico, sindacale, sociale di Santo Della Volpe l'approvazione urgente di una legge contro le querele bavaglio legata al nome dell'ex giornalista del Tg3, ex presidente Fnsi e direttore di Libera Informazione».

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