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Assostampa Palermo: "Bosniagate" e il silenzio che non ci piace
Siamo al fianco dei colleghi che svolgono con scrupolo e professionalità il lavoro giornalistico, scavando dietro la notizia, verificando le fonti e alla fine raccontando i fatti senza reticenze. Lo siamo per definizione, mi verrebbe da dire. Pur rispettando la presunzione d'innocenza dei soggetti coinvolti, l'inchiesta giornalistica di Repubblica Palermo sul "Bosniagate", un caso di presunta truffa ai danni di migliaia di studenti e che riguarda a vario titolo esponenti di istituzioni, politica e università, ha avuto il merito di far luce su un sistema opaco. Toccherà alla magistratura, adesso, rintracciare eventuali responsabilità.
Il giornalismo, però, nonostante gli attacchi incrociati di politica nazionale e poteri economici che come Assostampa denunciamo da anni, ancora una volta ha fatto il suo dovere. E lo ha fatto bene.
Marco Patucchi, capo della redazione palermitana di Repubblica, in un commento, amaro, pubblicato oggi sulle pagine del suo giornale denuncia un "assordante silenzio" e afferma che sarebbe stato legittimo aspettarsi molta più attenzione dalle forze politiche, da professori e professionisti, dai sindacati e dalle associazioni studentesche. Probabilmente, aggiungiamo noi, anche dal sistema mediatico che, come successo altre volte (leggi caso Fabrizio Berté e Università di Messina), non ha in qualche caso rilanciato a dovere la notizia.
L'appello lanciato da Repubblica Palermo ci sembra una sorta di chiamata alle armi, se ci passate il termine. E noi siamo partigiani, non abbiamo alcuna intenzione di "disertare", né di abdicare al nostro ruolo. Tra "omertà e zone grigie" noi sappiamo perfettamente da che parte stare: alla luce del sole, al fianco dei colleghi che svolgono ogni giorno al meglio la professione e rischiano incolumità personale e stabilità economica, a causa di querele temerarie, minacce e violenze. Passione e deontologia lo impongono, per garantire a tutti il diritto sacrosanto all'informazione. Oggi vogliamo dire grazie a Marco Patucchi e a tutti i colleghi di Repubblica Palermo. Non siete soli in questa battaglia di civiltà. Siamo con voi.
Gianluca Caltanissetta
Segretario provinciale Assostampa Palermo