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Cicciò: "Raccontare le violenze sulle donne senza pregiudizi o stereotipi". Le dieci regole da seguire
In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la Commissione Pari opportunità e di Genere dell'Assostampa Sicilia ribadisce il suo impegno nella lotta contro un linguaggio giornalistico inadeguato e pregiudizievole. Nel rispetto del Testo Unico dei doveri del giornalista, vogliamo garantire una narrazione che eviti giudizi e stereotipi di genere e immagini ed espressioni lesive della dignità umana.
È essenziale che le parole usate nel giornalismo trasmettano rispetto e sensibilità verso le vittime di femminicidio, violenza di genere o sessuale, stalking e cyberstalking, evitando terminologie che possano causare ulteriori danni.
La nostra missione è quella di raccontare i fatti con integrità, senza lasciare spazio a giudizi, pregiudizi o stereotipi. La vittima non va mai offesa o stigmatizzata, e la gravità dei crimini non deve essere sminuita. Rifiutiamo, quindi, qualsiasi giustificazione implicita nei confronti degli autori di tali crimini, rigettando termini come 'gelosia', 'raptus', o 'depressione'.
La Commissione conferma dunque il suo impegno nel promuovere un giornalismo responsabile, contribuendo con ogni azione alla lotta contro la violenza sulle donne e le discriminazioni di genere.
(Gisella Cicciò, presidente della Commissione pari opportunità e di genere di Assostampa Sicilia)
Il messaggio della Cpo della Federazione nazionale della stampa