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Querele temerarie, il Gip di Palermo archivia richiesta per diffamazione contro Leandro Salvia
Esercizio del diritto di informazione e non diffamazione: il Gip di Palermo archivia querela temeraria per Leandro Salvia e dichiara inammissibile l’opposizione. Assostampa Sicilia, sezione di Palermo e Gruppo Cronisti Siciliani “ Raccontare la verità, anche quella sgradita, è dovere del giornalista e non un reato.”
Centomila euro “a titolo di provvisionale da dichiarare provvisoriamente esecutiva” in caso di condanna per diffamazione era stata la richiesta presentata contro il giornalista Leandro Salvia dalla difesa di Vincenza Romina Lupo, l’unica candidata a sindaco alle elezioni comunali di San Cipirello, ma non eletta nell’ottobre del 2021 per mancato raggiungimento del quorum.
Per la tesi sostenuta dal legale della Lupo, Salvia aveva fornito ai lettori, tramite articoli sul Giornale di Sicilia e sul blog Vallejatonews, notizie non corrispondenti al vero. In particolare l’averla definita “consulente” della precedente amministrazione sciolta nel 2019 per infiltrazioni mafiose con incarichi per complessivi 20.700 euro. Ancora, per la denuncia l’attività giornalistica aveva “senza dubbio e certamente inciso negativamente sulla decisione di voto” per “fornito al lettore degli elementi per collegarla alla precedente amministrazione”. Ma per il Gip del Tribunale di Palermo, il procedimento per diffamazione contro il giornalista Leandro Salvia, attuale vicesegretario della sezione di Assostampa Palermo è stato da archiviare ed ha emesso decreto in questo senso mettendo nero su bianco che “Il contenuto degli articoli di Salvia appare in linea con il diritto di cronaca-critica, posto che è stata appurata l’oggettiva esistenza dei fatti che il giornalista riferiva e la loro pertinenza all’interesse pubblico della notizia, che ruotava attorno ad un personaggio pubblico, candidato alla carica di sindaco”.
Ancora ha scritto il Gip “Al termine delle indagini condotte dal Pm si appurava la correttezza delle informazioni pubblicate da Salvia circa gli incarichi precedentemente ricoperti da Lupo, la quale, in sede di escussione a sommarie informazioni testimoniali, confermava di aver effettivamente rivestito il ruolo di consulente del collegio difensivo del precedente sindaco di San Cipirello, nonché di aver percepito la somma indicata dal giornalista nell’articolo”.
Soddisfazione è stata espressa dal segretario regionale di Assostampa, sindacato unitario dei giornalisti, Giuseppe Rizzuto, dal segretario della sezione di Palermo, Gianluca Caltanissetta e dalla segretaria del Gruppo Cronisti siciliani Claudia Brunetto “ Raccontare la verità, facendo cronaca, è dovere del giornalista e non un reato o una colpa cui opporre la minaccia di bavagli da migliaia e migliaia di euro. Leandro Salvia, ha dimostrato ancora una volta, superando la quinta querela temeraria nei suoi confronti, non soltanto di conoscere le regole della professione e di averle rispettate, ma di avere ancora una volta avuto il coraggio di non sottrarsi al dovere di raccontare i fatti per come sono andati anche quando questo può risultare sgradito.”