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| Gruppo cronisti siciliani

Assostampa Sicilia: “Informazione bene comune. Non può accettare condizionamenti e bavagli”

Assostampa Sicilia: “Informazione bene comune. Non può accettare condizionamenti e bavagli”

La segreteria regionale dell’Associazione Siciliana della Stampa sta lavorando assieme alla presidenza del consiglio Regionale e con il coinvolgimento del Gruppo cronisti siciliani, ad iniziative di mobilitazione in adesione alle proposte che verranno definite dalla Federazione Nazionale della Stampa contro ogni tentativo di bavaglio alla libertà di informare e di essere informati.

vittorio di trapani e la segretario fnsi 768x576 1La Fnsi già domani 28 dicembre, sarà in piazza a Roma, con la segretaria nazionale Alessandra Costante e il presidente Vittorio Di Trapani. I vertici del sindacato faranno una passeggiata attorno ai palazzi del potere per protestare contro la legge già approvata alla Camera e in attesa dell'esame del Senato. Molte le adesioni alla manifestazione da parte di singoli cronisti e di associazioni che si ritroveranno alle 10 in  via delle Botteghe Oscure. Era stato deciso anche di disertare la conferenza stampa della presidente Giorgia Meloni, che nel frattempo ha annunciato un nuovo rinvio dell'incontro con i giornalisti che già era saltato il 20 dicembre scorso.

“ In questo ultimo anno abbiamo molto lavorato oltre che sul fronte strettamente sindacale segnato da gravissime situazioni di crisi, in particolare, per i quotidiani siciliani, sugli effetti della Legge Cartabia sul lavoro dei cronisti coinvolgendo nel confronto magistrati, avvocati e colleghi con una serie di corsi in varie città dell'Isola. L’ombra che si allunga sempre di più, con l’approvazione alla Camera della legge che vieta la pubblicazione anche per stralci dei contenuti delle ordinanze di custodia cautelare, è quella tetra del buio sull’informazione, della censura sui fatti di interesse pubblico. Non possiamo restare spettatori di un tentativo di rivoluzionare non solo il principio alla base dell’Articolo 21 della nostra Costituzione, ma in generale di uno Stato realmente democratico.” Per queste ragioni “ in una terra come la nostra, dove il silenzio ha lo stesso suono dei proiettili e delle bombe che hanno tolto la vita ai colleghi che volevano raccontare il rumore della verità, limitare la pubblicazione dei nomi degli arrestati per il rafforzamento della presunzione d’innocenza o poterlo fare senza però dare pienamente conto delle ragioni contenute nelle ordinanze di custodia cautelare, significa infliggere un colpo grave aI pilastri stessi della legalità e del desiderio di contribuire a cambiare le cose.”

Il processo penale “viene celebrato in nome del popolo italiano ed in ogni tribunale sta scritto che siamo tutti uguali davanti alla legge. Non possiamo stravolgere queste basi di libertà e democrazia perché il racconto della stampa risulta scomodo. Rivendichiamo l’importanza del nostro lavoro, garantito dal rispetto delle carte deontologiche che dobbiamo seguire, a tutela della democrazia che oggi appare sempre più a rischio.”

A preoccupare i vertici di Assostampa Sicilia, c’è anche “ la proposta di legge di riforma sul reato di diffamazione a mezzo stampa. Dalle norme di recipienti della direttiva europea sulla presunzione di innocenza ad oggi abbiamo visto restringere sempre più gli spazi per vivere il diritto a svolgere questa professione. A cittadino non informato, corrisponde un cittadino manipolabile ed una democrazia senza fondamenta, comunque a rischio. E quindi siamo pronti ad aderire a tutte le iniziative della Fnsi ed a proporre le nostre”. Per tutte queste ragioni è molto importante che la mobilitazione sia la più ampia possibile, coinvolgendo oltre ai giornalisti e naturalemente in primo luogo quelli iscritti al sindacato, anche le parti sociali più sensibili a questa battaglia per la libertà.

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