| Trapani
Assostampa Trapani consegna al Prefetto manifesto su fake journalism e lavoro nero
Una sezione ad hoc dell’“Osservatorio provinciale permanente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e contrasto al lavoro nero”, sarà dedicata al lavoro intellettuale e in particolare a quello giornalistico, dove emergono irregolarità, precarietà, evasione fiscale e contributiva, che contravvengono alla legge e mortificano il lavoro dei giornalisti.
Lo ha assicurato il prefetto di Trapani, Daniela Lupo, incontrando ieri pomeriggio, a margine della firma del protocollo di intesa su “sicurezza nei luoghi di lavoro e contrasto al lavoro nero e irregolare”, il segretario provinciale di Assostampa Trapani, Vito Orlando, e il vice, Max Firreri. I vertici del sindacato dei giornalisti trapanesi hanno consegnato al prefetto un documento, “Manifesto Assostampa contro fake journalism e lavoro nero” (che si allega), nel quale si fa appello alle istituzioni provinciali per un intervento nel settore, e si elencano le principali criticità ed emergenze dell’informazione trapanese.
Dell’osservatorio permanente, messo in campo dalla Prefettura, per “iniziative volte alla prevenzione del fenomeno degli infortuni sul lavoro e agevolare una sinergica azione di contrasto al lavoro irregolare e a ogni forma di illegalità e sfruttamento connessa al lavoro”, fanno parte rappresentanti delle Forze dell’ordine, di INAIL, ASP, INPS, delle Organizzazioni sindacali, delle Associazioni datoriali e degli Ordini professionali.
MANIFESTO ASSOSTAMPA CONTRO FAKE JOURNALISM E LAVORO NERO
I sottoscritti giornalisti della provincia di Trapani
Preso atto
Che la Costituzione Italiana garantisce una libera e consapevole informazione per tutti i cittadini; Che la professione di Giornalista ha avuto dalla legge, da varie sentenze e dalla storia la legittimazione costituzionale;
Che il lavoro e l’intervento professionale dei Giornalisti è a garanzia del diritto dei cittadini di essere informati con la dovuta responsabilità;
Che l’Ordine professionale è regolato da precise leggi dello Stato, al pari degli altri Ordini professionali, con accesso sottoposto a studio, praticantato ed esame pubblico;
Che svolgere compiti di informazione e comunicazione senza essere iscritti all’Ordine può configurare il reato di esercizio abusivo di una professione;
Che l’inosservanza del “Testo unico dei doveri del giornalista” è fonte di responsabilità disciplinare dell’iscritto all’Ordine;
Che sempre più i moderni media (Internet, social network, etc) si prestano alla diffusione di notizie false (fake news) perché molto spesso viene a mancare la mediazione professionale del giornalista; Che la diffusione di informazioni non professionalmente mediate e verificate possono alimentare comportamenti sociali errati e pericolosi, sia sul versante culturale e sociale che, in qualche caso, criminale;
Che, in particolare nei nuovi media, si annida una forte evasione fiscale e contributiva, che contravviene alla legge e mortifica il lavoro dei giornalisti;
Che molti di questi media e/o blog giornalistici utilizzano giovani senza dare loro alcuna retribuzione, o con retribuzioni figurative;
Che questo abusivismo comporta tra l’altro una componente di concorrenza sleale fra imprese che si occupano di informazione, con conseguente dumping economico e riduzione della qualità dei servizi;
Che anche diversi enti locali, quando utilizzano giornalisti, non applicano l’ “equo compenso”.
Fanno appello ai soggetti in indirizzo affinché:
Si attivino per rimuovere ogni comportamento in essere riguardo al mancato rispetto delle regole sopra richiamate, con particolare riferimento a compiti di informazione e comunicazione affidati a soggetti non abilitati secondo le norme di legge;
Si attivino affinché ogni nota o comunicato inviato sia sottoscritto, in maniera da poter sempre individuare l’autore;
Si attivino affinché non venga concesso l’accesso e la partecipazione di persone non iscritte all’Ordine dei giornalisti alle conferenze stampa;
Vengano segnalati eventuali casi di proposte di scambio intervista/denaro/sponsorizzazione;
Si attivino per eliminare dalle proprie mailing list gli indirizzi di testate cartacee o web non registrate e non fornite di direttore responsabile;
Si chiede inoltre:
Al Signor Prefetto di inviare a tutti i soggetti istituzionali del territorio, anche con la collaborazione di Assostampa Trapani, una circolare con i contenuti di questo appello;
All’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti (INPGI), nell’ambito delle sue residue competenze, di avviare una formale indagine conoscitiva circa l’evasione contributiva nel settore giornalistico in provincia di Trapani;
Ai Presidenti dei Tribunali, e ai Procuratori della Repubblica, di verificare la corrispondenza tra quanto risulta nel Registro della Stampa, di cui alla legge N.47/1948, e le testate, anche on line, effettivamente pubblicate in provincia;
Alla Guardia di Finanza, ai Carabinieri e all’Ispettorato nazionale del Lavoro, nell’ambito della loro attività istituzionale, di verificare anche eventuali casi di lavoro nero in ambito giornalistico;
A Confindustria Trapani, alle altre associazioni imprenditoriali e alle organizzazioni sindacali, l’invio ai propri associati del contenuto di questo appello.