Nei giorni scorsi Assostampa Palermo aveva espresso pubblicamente le sue perplessità in merito alla procedura adottata dal Comune di Cefalù per l'assunzione a tempo determinato e parziale di un addetto stampa. Abbiamo fatto presente che, ai sensi dell'art. 97 della Costituzione e dell'articolo 9 della legge 150/2000, un addetto stampa può essere assunto soltanto attraverso concorso pubblico e non è, a differenza del portavoce (articolo 7 legge 150/2000) o di un componente di staff un organo fiduciario del vertice pro tempore dell'amministrazione. Quindi, questa figura professionale non può essere individuata in base a "insindacabile giudizio del sindaco" in quanto non è una figura fiduciaria ma istituzionale e non può quindi essere assunta con modalità discrezionali.

Nonostante le sollecitazioni fornite dall'Associazione siciliana della stampa e dal Consiglio regionale e nazionale dell'Ordine dei giornalisti, il sindaco di Cefalù, attraverso un post sulla pagina Facebook del Comune, ha fatto sapere di voler proseguire su questo percorso, ritenendo di "aver agito nel pieno rispetto della normativa vigente". Quarantasei colleghi e colleghe sono stati esclusi dal colloquio senza poter sostenere tutte le prove previste. Una scelta che non garantisce trasparenza, imparzialità e pari opportunità, principi fondamentali per qualsiasi procedura pubblica.

Assostampa è pronta a sostenere i colleghi esclusi che volessero valutare insieme un’azione di ricorso contro il bando. Il sindacato offrirà il proprio supporto organizzativo e legale per coordinare eventuali iniziative comuni, mettendo in contatto i colleghi interessati e fornendo assistenza nella fase di valutazione e preparazione.

Chi desidera aderire o ricevere informazioni può scrivere, entro i prossimi giorni, a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamare la segreteria al numero 091 581001.

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Concorso per addetto stampa al comune di Cefalú, Assostampa: “Necessarie chiarezza e massima trasparenza”