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Passioni, ricordi, emozioni: metti una sera con Renata Pucci Zanca al Circolo della stampa. Folla e applausi

E' stato un vero e proprio elogio della "terza età" quello tratteggiato da Renata Pucci Zanca, autrice del libero “Per un buon uso della vecchiaia” (Sellerio editore) , nel corso dell’ultimo incontro organizzato ieri sera a Palermo dal Circolo della stampa, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e l’Associazione siciliana della Stampa, a Villa del Gattopardo. La storica villa dei principi di Lampedusa ospiterà infatti altri eventi ed incontri culturali promossi dal Circolo della Stampa, grazie a un’intesa con Tommaso Dragotto, fondatore di Sicily by car e presidente della Fondazione Dragotto. Dopo i saluti dello stesso imprenditore, che ha acquistato e restaurato a proprie spese la villa riportandola agli antichi splendori, Renata Pucci Zanca ha conversato con arguzia e senso dell’ironia con il giornalista Franco Nuccio raccontando aneddoti e retroscena della sua lunga vita. Scrittrice, traduttrice, docente universitaria, protagonista in passato di un fortunato format televisivo dove dispensava lezione di "bon ton", Renata Pucci di Benisischi, nata da un'antica famiglia aristocratica siciliana, è un personaggio molto noto a Palermo.
La conversazione con l’autrice del libro è cominciata proprio dalla sua conoscenza diretta con lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa fino alla sua esperienza personale durante le riprese del film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, dove accompagnò come traduttrice l’attore protagonista Burt Lancaster che la baciò per scherzo davanti al marito. Un altro argomento di conversazione è stato proprio il suo matrimonio con l’ingegnere Marcello Zanca, esponente della buona borghesia palermitana, sposato dall’allora giovanissima baronessa siciliana a Leopldville, capitale del Congo belga, dove il professionista si era trasferito per motivi di lavoro: “Ho capito che era l’uomo della mia vita e che rischiavo di perderlo, allora sono partita per l’Africa senza neanche una camicia di notte” ha raccontato.
La serata, inframmezzata dalle letture di alcuni passi del libro da parte dell’attrice Stefania Blandeburgo, si è conclusa con la “ricetta” dell’elisir di lunga vita da parte di una donna che ha tagliato il traguardo dei cento anni, anche se la sua età è stata tenuta rigorosamente nascosta come un “segreto” per tutta la serata. “Con moderazione, coltiva l'orgoglio di essere vecchia: tu hai vissuto a lungo, traendo gioie e stimoli dalla vita che ti è trascorsa fra le mani. E poiché quell'età, quel tempo che dovrà venire, verrà con certezza, e non puoi combatterla né vincerla: porgile la mano con un finto sorriso ingannatore...”.
Quindi il brindisi offerto grazie alla collaborazione con la sezione siciliana dell'Associazione Donne del vino, rappresentata ieri sera da Irene Taormina. Grazie a quest'intesa realizzata con la presidente Roberta Urso, gli incontri del Circolo della stampa hanno assunto spesso un tono molto conviviale nelle occasioni in cui i calici di bianchi o rossi hanno iniziato a girare durante la conversazione. Le attività del Circolo della stampa dopo la pausa estiva, riprenderanno a settembre e già si preannuncia un fitto calendario per le prime settimane di ottobre.