| Palermo
Circolo della stampa, tutto quello che non sapete dell'olio. Ecco la Guida per scoprirne i segreti

Tutto quello che avreste voluto sapere sull’olio e non avete mai avuto il coraggio di chiederlo. Ci si può sbizzarrire nel trovare un titolo sul Circolo della stampa che ieri pomeriggio sulla terrazza del Glam ha portato il pubblico alla scoperta dei segreti della produzione dell’olio extravergine Sicilia una del eccellenze dell’agricoltura siciliana. L’occasione è stata la presentazione della 25ª guida degli oli realizzata da Slow food. Presentata da Carmelo Maiorca, giornalista esperto di enogastronomia, con Franco Saccà, uno dei coordinatori della pubblicazione la guida è una vera e propria miniera alla scoperta dell’eccellenze raggruppando ben 823 aziende italiane e raccoglie ben 1321 oli di qualità. Ma la parte più interessante della discussione è stata quella in cui sono stati i protagonisti Mario Di Lorenzo, produttore olivicoli del marchio Disisa, e Giuseppe Giaimo, anche lui produttore e presidente di Slow food Madonie che hanno condotto intervenuti nel cuore dei problemi di un settore che anche quest’anno è stato segnato da gravissimi problemi di produzione.
I cambiamenti climatici infatti contribuiscono in modo determinante ai risultati e la campagna olearia dell’ultimo anno in Sicilia è stata "disastrosa con un crollo produttivo che va dall’80% nel Catanese dove l’oliva regina è la Nocellara dell’Etna sino al 50% del Belicino". Ciò nonostante grazie agli impegni e agli investimenti dei produttori, la qualità dell’olio siciliano extravergine d’oliva resta molto alta. Questo sia per l’impegno nella raccolta molto faticosa, spesso ancora a mano, sia per la qualità delle piante, alcune secolari, e per gli accorgimenti tecnici, - ha spiegato Mario Di Lorenzo - come quello di portare all’interno del fondo il frantoio per accorciare i tempi della molitura. Una parte molto interessante è stata poi quella dedicata alla conservazione dell’olio e suggestivo il paragone, ovviamente con l’altro prodotto principe e cioè il vino che invecchiando come tutti sanno in determinate condizioni migliora .
Tutto il contrario avviene invece per l’olio che dopo alcuni mesi inizia a deperire ed è quindi fondamentale sia la conservazione subito dopo la produzione, ma soprattutto prima di arrivare al consumo e quindi in primo luogo gli ambienti e poi le bottiglie scure e poi anche alcuni piccoli segreti come quello di tenere sempre piena la bottiglia per evitarne l’ossidazione con l’introduzione dell’aria . Alla fine, dopo il saluto conclusivo di Sergio Capasso, presidente di Slow food Palermo che ha collaborato all’iniziativa “, la degustazione di tre oli extravergine: Evo Disisa Cerasuola, Mallia Crastu e Nettaribleo Dop tonda iblea. Tutti soddisfatti e per molti la serata e proseguita sulla terrazza dell’hotel Gam di Mondello con una cena in cui gli oli sono stati accoppiati a un menu realizzato per esaltarne le qualità .