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E' morto a Palermo Michele Cimino, giornalista e gentiluomo. Domani alle 15 i funerali a Cefalù

E’ scomparso ieri a Palermo Michele Cimino, all’età di 84 anni, narratore acuto per molti decenni dell’Assemblea regionale siciliana. Lo definivano "il Cantore". Sapeva molto di più dei deputati e dei presidenti seguiti tra quegli scranni per le sue cronache perfette. Anticipava leggi, codici, regole come un vero direttore d’orchestra. Non si accontentava mai delle prime risposte, cercava sempre la notizia in più, quella esclusiva, e non era facile, da proporre in tempi record ai suoi giornali, La Sicilia e la Gazzetta del Sud. Non solo grande cronista politico parlamentare ma anche rigoroso cronista giudiziario. Con lui abbiamo seguito la vecchia mafia, i suoi boss, le prime stragi , i nomi dei capi delle cosche vincenti e perdenti, e i grandi delitti degli anni novanta. Ricostruzioni fedeli, puntuali, essenziali.
I funerali di Michele Cimino si svolgeranno domani, 12 febbraio alle 15 nella chiesa di San Francesco a Cefalù.
Era il suo stile, come nella vita privata. "Una persona di grande umanità, di grande impegno professionale” Così lo ricorda affranto Piero Fagone, amico e sodale da sempre all’Ars e là dove c’era da raccontare la vita e i problemi di quest’isola.
Addio Maestro.
Il Gruppo dei giornalisti pensionati di Sicilia e Assostampa ti ricordano con molto affetto e rivolgono le condoglianze più sincere alla tua famiglia