| Palermo
La storia ed i segreti del primo presidente della Regione siciliana, oggi alle 18 al Circolo della stampa


L’ultimo appuntamento di gennaio, quello di oggi, 28 gennaio, alle 18 al Circolo della stampa nel salone Orlando Scarlata di via Francesco Crispi 286, è l’occasione giusta per conoscere da vicino la storia irripetibile di uno dei protagonisti assoluti della politica siciliana tanto da esserne l’essenza stessa. Nelle pagine de “Il patriarca Alessi” di Sonia Fasino che saranno raccontate dalla stessa autrice con Isabella Napoli scorre la storia di Giuseppe Alessi nato il 29 ottobre 1905 a San Cataldo e diventerà nel 1947 il primo presidente della Regione Siciliana, rieletto per altre tre legislature. Ma Alessi, non è soltanto questo: dal 1973 al 1992 è presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani. Cresce in una famiglia di artigiani sotto la guida di una madre forte che alleva otto figli, poi diventati professori, medici, preti e suore.
Inizialmente destinato al sacerdozio, le sue capacità imprenditoriali portano il fratello Modesto a suggerire di cambiarne il percorso. Giuseppe Alessi si laurea in giurisprudenza a vent'anni e da li si avvicina ai circoli cattolici di Caltanissetta e altre città siciliane, incontrando figure come Bernardo Mattarella e l'onorevole Aldisio. Durante la Seconda Guerra Mondiale, lui e Pompeo Colajanni sono tra i pochi a non essere iscritti al Partito Fascista, da cui il paragone con Don Camillo e Peppone. Leonardo Sciascia lo definisce "l'avvocato prete".
Il libro su Giuseppe Alessi nasce da una promessa incompiuta: nel 1978, chiede alla nipote Sonia cosa desidera in dono e lei gli chiede una sua biografia. Ne nasce una corrispondenza che però si interrompe. Alessi spiega alla nipote che la sua famiglia ha origini popolari e che non c'è molta memoria del passato. Grazie ai racconti del nonno Leone e alla corrispondenza con la nipote, l'autrice ricostruisce la storia dei suoi avi materni e paterni, confrontando tre generazioni. La storia parla di "traditori traditi" e dell'incontro tra le famiglie Alessi e Fasino, entrambe attive nella Democrazia Cristiana. Domitilla, la primogenita, sposa Aurelio Fasino, il cui fratello Mario diventa presidente della Regione Siciliana. La storia familiare si complica con la separazione dei genitori e la causa in tribunale per ottenere l'annullamento del matrimonio, causando anni di sofferenza per Domitilla e le sue figlie a causa del parentado paterno. Grazie alla sua determinazione, Domitilla fonda la casa editrice e libreria Novecento a Palermo, riuscendo a dare una svolta alla sua vita e a quella delle sue figlie.
Durante e al termine dell’incontro il consueto giro di calici con l’autore in collaborazione con l’associazione “Le donne del vino”.
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