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Solidarietà Cdr Repubblica e Assostampa FNSI ai giornalisti coinvolti nei disordini durante contestazione comizio Meloni a Palermo.

Solidarietà Cdr Repubblica e Assostampa FNSI ai giornalisti coinvolti nei disordini durante contestazione comizio Meloni a Palermo.

La nota di solidarietà del Comitato di redazione Repubblica alla collega Alessia Candito.

«Il Cdr di Repubblica esprime solidarietà alla collega della redazione di Palermo, Alessia Candito, colpita da due manganellate e fatta cadere a terra mentre documentava l'intervento della polizia nei confronti di alcuni manifestanti scesi in piazza per contestare il comizio di Giorgia Meloni. Alessia si è più volte qualificata come giornalista, ma nonostante questo le è stato impedito con violenza dalla polizia di svolgere il proprio lavoro. Il Cdr giudica inaccettabile e condanna con fermezza quanto accaduto a Palermo. Le forze dell’ordine hanno il dovere di garantire il tranquillo svolgimento di una manifestazione politica, ma ai cronisti, impegnati nelle piazze a raccontare la campagna elettorale, non deve essere negata la possibilità di documentare quanto avviene.»

Palermo, spintoni a cronisti durante le contestazioni al comizio di Meloni. Assostampa chiede un incontro al prefetto. Per il sindacato regionale dei giornalisti sono necessari interventi per «garantire a chi è sulla strada per fornire ai cittadini notizie su quanto sta accadendo il giusto rispetto e la libertà di poter lavorare senza finire sotto i colpi dei manganelli». Solidarietà della Fnsi Assostampa.

L'Associazione siciliana della Stampa e il Gruppo cronisti regionale chiedono un incontro urgente al prefetto Giuseppe Forlani dopo i fatti avvenuti la sera di martedì 20 settembre 2022 a Palermo nei pressi del luogo dove era in corso il comizio di Giorgia Meloni.

Alcuni cronisti che si trovavano tra la polizia e i manifestanti mentre gli agenti caricavano i contestatori dopo il tentativo di raggiungere la piazza dove stava parlando la leader di Fdi hanno ricevuto spintoni. Una giornalista è caduta per terra, un altro che stava fotografando un manifestante che mostrava un cartello di protesta, prima della carica, è stato identificato.

«Purtroppo – si legge in una nota del sindacato dei giornalisti – quello che è avvenuto ieri sera in pieno centro è grave perché non ha consentito ai colleghi di svolgere al meglio il loro lavoro, mettendo a repentaglio in alcuni casi, come quello della cronista di Repubblica Alessia Candito, addirittura la propria incolumità personale. Al di là dei comprensibili momenti di tensione che spesso possono avvenire in situazioni del genere, non è accettabile che tra le forze di polizia prevalga un modus operandi che non distingue chi è lì per documentare quanto accade e chi è lì per manifestare».

Il sindacato dei giornalisti e il gruppo cronisti regionale quindi «chiedono al prefetto un incontro urgente per garantire a chi è sulla strada per fornire ai cittadini notizie su quanto sta accadendo il giusto rispetto e la libertà di poter raccontare quello che sta succedendo senza finire sotto i colpi dei manganelli».

Ad Alessia Candito e ai colleghi colpiti mentre stavano svolgendo il loro lavoro esprime solidarietà la Federazione nazionale della Stampa italiana. «È inaccettabile che per onorare il diritto-dovere di cronaca giornaliste e giornalisti debbano vedere messa a rischio la propria incolumità. Se da un lato – rileva la Fnsi – è comprensibile che la concitazione del momento possa portare a deplorevoli incidenti, dall'altro è necessario che le forze dell'ordine mantengano sempre il massimo impegno per garantire agli operatori dei media le migliori condizioni di lavoro possibili, in piena sicurezza».

 

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