| Messina
Addio al giornalista Alfredo Leto, il cordoglio di Assostampa
È morto la scorsa notte, all'età di 90 anni, Alfredo Leto, storico giornalista della Gazzetta del Sud dove ha lavorato per 48 anni, ricoprendo anche il ruolo di vice direttore.
Il funerale sarà celebrato domani (7 settembre) nella Cattedrale di Messina alle ore 15.30. Ai figli Vincenzo, Clelia e Margherita, le condoglianze dell’Associazione Siciliana della Stampa.
Alfredo Leto è nato il 20 luglio 1933 a Marina di Ragusa. Trascorre gli studi elementari e medi in Calabria, al seguito del padre, maresciallo maggiore dei carabinieri soggetto a frequenti spostamenti negli anni di guerra, a comandi interinali superiori. Infine, la famiglia si stabilisce a Messina, dove Alfredo Leto continua gli studi. Ha 14 anni. Due anni dopo fonda con la supervisione di un suo insegnante, il prof. Capuano, "Il Lampione" giornaletto scolastico stampato gratuitamente da Carlo Magno, generoso e storico editore messinese. A 18 anni si iscrive in Lingue e lettere straniere all'Università di Messina, poi passa all'Orientale di Napoli. Pensa già al giornalismo. Esordisce al Corriere di Sicilia, quotidiano di Catania. Presto arrivano inviti di collaborazione da quotidiani del pomeriggio: Nazione sera, Momento sera, Gazzettino sera, La Notte, France Presse, Associated Press. Poi Notiziario di Messina e della Calabria, dove si afferma subito. A 20 anni riceve le credenziali per il praticantato, ma non è accettato dall'Albo dei Giornalisti perchè "ancora minorenne" (allora si era adulti a 21 anni). A 22 è giornalista professionista. Pochi anni dopo, mentre cura le pagine di Politica, Cronache nazionali ed estere e la Terza Pagina allora letteraria in tutte le testate- della Tribuna del Mezzogiorno, (ex Notiziario di Messina e della Calabria), è chiamato alla Gazzetta del Sud dall'editore Uberto Bonino, su proposta di Nino Calarco. Da allora, luglio 1959 opererà sempre in stretta intesa con lo storico direttore Calarco e scalerà nel tempo vari livelli professionali fino a quello di Vice direttore unico. Andrà in pensione a gennaio del 2003 dopo 50 anni di giornalismo, dei quali 48 trascorsi alla Gazzetta del Sud. Dal 1998 è stato consigliere di amministrazione della Fondazione Bonino Pulejo.