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Assemblea Assostampa Catania: relazione del segretario e interventi


Assemblea Assostampa Catania 28 gennaio 2018 5

Pubblichiamo la relazione del segretario di Assostampa Catania, Daniele Lo Porto all'assemblea annuale tenuta il 28 gennaio 2018 alle Ciminiere, e i video degli interessanti interventi del sindaco metropolitano Enzo Bianco, dei segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, rispettivamente Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci, del segretario regionale Assostampa Sicilia, Alberto Cicero, moderati dal consigliere nazionale della federazione della stampa, Luigi Ronsisvalle.
Al termine dell’assemblea annuale, è stata eletta all'unanimità la segreteria provinciale di Assostampa Catania. Nella carica di segretario è stato riconfermato Daniele Lo Porto, vice segretario Monica Adorno, tesoriere Rossella Jannello.

Care colleghe, cari colleghi, illustri ospiti,
innanzitutto vorrei ricordare che l’ assemblea annuale viene ospitata per la terza volta in questa sala concessa in comodato d’uso dalla Città metropolitana, questa sala è la sede dei giornalisti catanesI, che si sono ritrovati decine di volte insieme, non solo per la specifica attività sindacale, ma anche per incontri culturali, aperti anche alla cittadinanza, e per seminari formativi.
Questa relazione in modo molto sintetico racchiude non solo l’ultimo anno di attività, ma anche quellI precedenti, essendo questa segreteria alla fine del mandato. Ringrazio, quindi, subito il vice segretario Giovanni Lo Faro, rappresentante della categoria collaboratori, e la tesoriera Rosa Maria di Natale, per il contributo di esperienza, professionalità, lo spirito di servizio che hanno dedicato all’attività sindacale in questo periodo particolarmente difficile, forse il più difficile degli ultimi venticinque anni, condizionato da una grave crisi economica che ha investito tutti i settori, pubblici e privati, e la “rivoluzione tecnologica” che ha travolto il mondo dell’informazione, dalla grandi alle piccole aziende,
anche in seguito alla sempre più diffusa – e spesso incontrollata e, quindi, dannosa – “dipendenza dai social”. Quest’ultima, ancor più dell’informazione on line, ha irrimediabilmente alterato tempi, ritmi, modalità, produttori e utenti del giornalismo, per come è stato per decenni. Lo tsunami economico-tecnologico ha spazzato via prima la carta stampata e poi le televisioni. A Catania e provincia abbiamo visto dissolversi testate televisive storiche, da Telejonica a Tele D, a Antenna Sicilia, con il conseguente licenziamento di decine di lavoratori, giornalisti e tecnici, di grande esperienza e qualità, che purtroppo solo in rarissimi casi hanno ritrovato la possibilità di ricollocarsi nel mondo del lavoro utilizzando la loro professionalità.
Non vanno però dimenticate le presenze storiche e qualificanti della Rei, da decenni sul territorio, la nuova realtà Ultima Tv che ha festeggiato il primo anno di attività di recente, e la presenza di Video Regione e Video Mediterraneo.
Anche la carta stampata ha subito drastici ridimensionamenti, La Sicilia in testa, attivando ammortizzatori sociali come la cassa integrazione e, più recentemente, proprio nelle scorse settimane, il prepensionamento per una decina di colleghi, con la conseguente perdita di un patrimonio professionale che avrebbe dovuto costituire la forza e la competitività della testata. Solo per brevità definiamo queste decisioni dell’azienda quanto meno discutibili per i criteri e le modalità adottate, anche in ermini di rispetto per la persona. Abbiamo seguito personalmente tutte le conciliazioni, con l’assistenza dell’ufficio legale composto dagli avvocati Ugo Costanzo e Pierpaolo Lucifora, sempre presenti e disponibili. Anche il Giornale di Sicilia a Catania ha ormai una presenza limitata a poche notizie pubblicate nella cronaca della Sicilia orientale. Guardiamo con attenzione gli sviluppi che potranno scaturire dall’acquisizione della testata da parte della Gazzetta del Sud, con l’auspicio che la sinergia editoriale non comporti ulteriori tagli e riduzione della qualità e della quantità di informazione prodotta, ma – piuttosto – porti ad un recupero di lettori della carta stampata.
Il sindacato è stato attento e partecipe in queste dinamiche, così come lo è in questi primi giorni del 2018 accogliendo le proteste dei collaboratori de La Sicilia che ormai da anni percepiscono i compensi con grave ritardo e in modo sempre più confuso e discrezionale, tanto da aver perso letteralmente il conto. Già nell’estate scorsa, insieme ai colleghi segretari di Siracusa e Ragusa, abbiamo incontrato i vertici dell’azienda, ricevendo assicurazioni e impegni che poi, però, sono stati sostanzialmente disattesi.
Il sindacato è pronto a qualsiasi iniziativa affinchè corrispondenti e collaboratori, molti dei quali esercitano l’attività giornalistica in modo esclusivo, non perdano il diritto a ricevere una retribuzione quanto più dignitosa possibile per la loro attività e non passi il principio, purtroppo sempre più diffuso, che si debba scrivere per hobby e che il compenso sia la firma stessa in fondo all’articolo.
Nel corso del 2018 abbiamo ridato slancio all’attività sindacale, coinvolgendo più colleghi, con la costituzione del gruppo dell’Unione cronisti, presieduto da Filippo Romeo, ben coadiuvato da Mary Sottile e dagli altri componenti del direttivo, dell’Ussi, i giornalisti sportivi, con la rielezione di Giacomo Cagnes, e la “promozione” al direttivo regionale di Nunzio Currenti, Francesco La Rosa, Antonio Foti e Lorenzo Gugliara e la promozione al nazionale di Gaetano Rizzo.
In questa occasione invito i colleghi pensionati a costituire il gruppo di Catania, per valorizzare il loro patrimonio di esperienza e dedicare al sindacato il loro tempo per affrontare e risolvere quei problemi che riguardano anche chi non è più “attivo”.
Sul fronte degli uffici stampa dobbiamo segnalare, purtroppo, come gli enti locali e le partecipate dimostrino grandi difficoltà (e non solo per questioni burocratiche) a redigere concorsi che mirino realmente a dare pari opportunità a tutti ed a scegliere il migliore. La segreteria si è attivata in tal senso a diffidare numerosi Enti ed a segnalare i casi più gravi all’Autorità anti corruzione o ricorrere al Tar. Un caso sul quale aspettiamo a breve, si spera, la sentenza riguarda la Pubbliservizi. Il ricorso presentato da chi vi parla, tra l’altro, ha provocato la volgare, violenta e ripetuta reazione di un iscritto all’Ordine – ma che – permettetemi -non posso considerare “collega” – che sono stato costretto, in quanto segretario provinciale destinatario dei suoi insulti, a querelare per diffamazione a mezzo stampa. Sicuramente una citazione a parte merita la complessa e annosa vicenda dell’ufficio stampa del Comune di Catania, sul quale nel corso dell’incontro di fine anno con il sindaco, abbiamo chiesto di fare chiarezza. L’organico è stato progressivamente e “incomprensibilmente” ridotto fino ad un solo addetto, assolutamente impossibilitato a poter comunicare l’attività di uno dei Comuni più grandi del Sud. Sarà compito della nuova segreteria e probabilmente del prossimo sindaco ridare efficienza all’ufficio attraverso la modifica della pianta organica, nei limiti consentiti dal piano di rientro. Una sollecitazione fa fatta in questa sede, però: vanno applicate le sentenze del giudice del lavoro che si è espresso su ricorsi più o meno recenti.
E ritengo sia opportuno procedere alla ricostituzione del Gruppo uffici stampa di Catania, che negli anni passati, prima della “grande crisi” della Pubblica amministrazione, contava su numerosi colleghi, alcuni dei quali sono da anni stabilizzati nei Comuni, dopo anni di precariato.
Abbiamo sollecitato più volte la presidente del Parco dell’Etna, iscritta all’Ordine, a darci garanzie sul mantenimento dei due posti di giornalista in pianta organica, rimasti liberi dopo il pensionamento di altrettanti colleghi. L’Ente è stato anche diffidato dal mandare comunicati in assenza di personale abilitato ed è stato l’escamotage trovato per aggirare la normativa. La presenza del presidente della Regione, Nello Musumeci, ci induce a rivolgergli la richiesta di un monitoraggio della struttura regionale e degli enti collegati affinchè si possano creare opportunità di lavoro per la categoria, perché pur in una situazione di nota difficoltà economica, riteniamo sia importante rispettare il diritto dei cittadini di essere informati correttamente e il dovere della Pubblica amministrazione di informare. Gli uffici stampa non devono essere ridotti a uffici marketing o strutture di propaganda del vertice istituzionale del momento.
Ricordo, infine, l’intensa attività culturale svolta da questa segreteria nella sala che ci ospita. Dispiace dover sottolineare che spesso la partecipazione di non iscritti è stata di gran lunga superiore a quella dei giornalisti. Numerosi, anche, i seminari di formazione organizzati nell’interesse della categoria solo per spirito di servizio, con sacrifici personali e a volte anche economici da parte di questa segreteria. Lo stesso spirito di servizio che – sono sicuro – caratterizzerà anche la nuova segreteria provinciale alla quale auguro, fin da adesso, buon lavoro.

I VIDEO DEGLI INTERVENTI ALL'ASSEMBLEA DI ASSOSTAMPA CATANIA

Introduzione di Luigi Ronsisvalle, consigliere nazionale della Federazione nazionale della stampa italiana

Intervento del sindaco della Città Metropolitana di Catania, Enzo Bianco

Intervento del segretario provinciale, Daniele Lo Porto

Intervento di Alberto Cicero, segretario regionale dell'Associazione siciliana della stampa-Fnsi

Intervento di Luigi Ronsisvalle, consigliere nazionale della Federazione nazionale della stampa italiana

Intervento del segretario provinciale Cgil, Giacomo Rota

Intervento del segretario provinciale Cisl Maurizio Attanasio

Intervento della segretaria provinciale Uil Enza Meli

Intervento del segretario provinciale Ugl Giovanni Musumeci

Intervento 2 del segretario provinciale, Daniele Lo Porto

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