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Diffamazione Cristina Puglisi: Assostampa Enna e Ordine dei Giornalisti di Sicilia parte civile


La segreteria provinciale dell’Assostampa di Enna e l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia hanno chiesto la costituzione di parte civile al processo per diffamazione a carico dei due nicosiani che avrebbero distribuito, l’anno scorso a febbraio, un volantino contenente insulti e attacchi ingiuriosi nei confronti della giornalista Cristina Puglisi, consigliere e dirigente regionale dell’Assostampa. Il volantino rivolgeva ingiurie anche all’ex dirigente del commissariato di polizia di Nicosia Daniele Manganaro e di un ispettore dello stesso ufficio. Il decreto di citazione a giudizio, chiesto e ottenuto dal pm Fabio Scavone, riguarda due nicosiani, individuati attraverso le immagini di alcune videocamere del paese, riconosciuti mentre distribuiscono i volantini nei locali pubblici e nelle cassette delle lettere di alcune abitazioni. Ordine e Assostampa sono assistiti dall’avvocato Salvatore Timpanaro, che rappresenta anche la giornalista Puglisi. Il giudice monocratico del Tribunale di Enna Daniela Sedia, in apertura del processo, ha rinviato al prossimo 12 dicembre, giorno in cui il procedimento riprenderà, dinanzi al giudice Daniela Tricani. A dicembre saranno ammesse le costituzioni delle parti. Il volantino diffamatorio, si ricorda, accusava Manganaro di essere troppo duro nella repressione dello spaccio di droga e nel contrasto alla diffusione di alcolici; e la Puglisi di aver pubblicato “fedelmente” l’esito delle operazioni di polizia. La segreteria provinciale di Enna l’anno scorso aveva organizzato una manifestazione, per ribadire solidarietà alla collega e esprimere indignazione per il volantino, invitando a Nicosia il presidente dell’Ordine dei Giornalisti e il segretario regionale dell’Assostampa. “La divulgazione, mediante il particolare mezzo di pubblicità rappresentato dai volantini dattiloscritti, della falsa affermazione che una giornalista scrive i suoi articoli travisando la realtà – scrive l’avvocato Timpanaro, nella costituzione del sindacato dei giornalisti – non imprime un offesa “sic et simpliciter” alla sua reputazione, ma assume la portata di un grave lesione a quell’insieme di interessi sia collettivi che diffusi che l’Associazione Siciliana della Stampa, quale Sindacato unitario dei giornalisti, è tenuto a tutelare, garantire e difendere”.
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