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Ex fissa, UNGP e FNSI chiedono 3000 euro a gennaio per tutti. Previsto un servizio di assistenza diretta agli aventi diritto
Le richieste di UNGP e FNSI: a gennaio 2018 tremila euro per tutti.
Le manifestazioni di interesse già trasmesse non sono vincolanti
Il Comitato esecutivo dell’Ungp si è riunito a Roma insieme al Segretario generale della FNSI Raffaele Lorusso, al Direttore Giancarlo Tartaglia e al Vice direttore Tommaso Daquanno per esaminare la situazione della ex Fissa. Nel confermare le comunicazioni precedentemente diffuse sui siti on line della Fnsi e dell’Ungp, su richiesta dell’organizzazione dei giornalisti pensionati sono stati forniti ulteriori chiarimenti. Nella prossima riunione della Commissione paritetica, la Fnsi chiederà al Fondo il pagamento della rata annua minima di garanzia contrattualmente prevista, pari a 3000 Euro lordi, da corrispondere a tutti gli aventi diritto, cioè coloro che al 30 settembre 2017 avevano presentato domanda di pagamento della ex fissa, a prescindere dalle eventuali opzioni nel frattempo manifestate. I moduli già trasmessi e in qualsiasi forma redatti che perverranno entro la proroga del termine fissata al 20 gennaio p.v., non hanno alcuna efficacia vincolante per i colleghi, ma costituiscono una dichiarazione di intenti in vista della sottoscrizione di una transazione che produrrà effetti giuridici al momento dell’incontro delle volontà delle parti – giornalista e Fondo – e della relativa sottoscrizione. Gli interessati verranno contattati per definire luogo e tempi per sottoscrivere l’atto di transazione. Nelle prossime settimane la Fnsi metterà a disposizione un servizio di assistenza diretta per consentire ai colleghi di conoscere l’esatto ammontare del credito residuo lordo, sul quale potranno essere esercitate le opzioni previste (50%, 55%, 60% rispettivamente entro il 2018, in tre anni o in cinque anni). Restano valide le attuali disposizioni contrattuali per chi non intende aderire alle tre ipotesi di transazione. La liquidazione delle spettanze verrà effettuata sulla base dei parametri già comunicati: data di presentazione della domanda di pensionamento, disponibilità finanziaria del fondo. Il Fondo ex fissa continua ad essere alimentato mensilmente con il contributo degli editori pari l’1,50% dell’ammontare delle retribuzioni. La Fnsi solleciterà un accordo fra le parti sociali che consenta al ministero vigilante di sbloccare il residuo finanziamento da parte dell’Inpgi, così come previsto dal vigente Cnlg, che consentirebbe un progressivo riequilibrio della gestione. L’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati ha chiesto alla Fnsi di sollecitare l’Inpgi ad una maggiore chiarezza, trasparenza, tempestività nell’informazione per dare ai colleghi certezze sulle scelte da compiere.