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Processo Sopaf, pm chiede 4 anni e mezzo per ex presidente Inpgi Andrea Camporese
L'ex numero uno della cassa di previdenza dei giornalisti era finito nei guai in una tranche dell’inchiesta sul crac della holding dei fratelli Magnoni. L'accusa di truffa invece è prescritta. Chiesti 6 anni per il coimputato e accusatore Andrea Toschi. Sentenza a metà aprile
Una confusione di ruoli in cui l’allora presidente dell’Inpgi, la cassa dei giornalisti, andava a parlare con degli imprenditori per poi chiedere favori personali. È anche per questo che il pm di Milano Gaetano Ruta ha chiesto 4 anni e mezzo per corruzione per Andrea Camporese finito nei guai in una tranche dell’inchiesta sul crac della holding Sopaf dei fratelli Magnoni. L’accusa di truffa invece è prescritta.
Camporese, secondo l’accusa, ha ricevuto 200mila euro “a titolo di remunerazione per il compimento di atti contrari ai doveri d’ufficio“. L’imputato, che si è sempre dichiarato estraneo, avrebbe aiutato la Sopaf a incassare 7,6 milioni di euro perché le quote Fip (Fondo immobili pubblici), pagate dall’ente di previdenza 140mila euro l’una alla società, in realtà ne valevano 100mila. Camporese sarebbe stato ricompensato in vari modi; ci sono alcuni viaggi (non contestati), ma soprattutto quello che gli inquirenti definiscono emolumento ovvero un ruolo nel comitato consultivo di Adenium, controllata al 100% da Sopaf, con una retribuzione di 25mila euro all’anno per due anni, incarico solitamente non retribuito. E poi ci sono i soldi veri e propri. (LINK)
Camporese, secondo l’accusa, ha ricevuto 200mila euro “a titolo di remunerazione per il compimento di atti contrari ai doveri d’ufficio“. L’imputato, che si è sempre dichiarato estraneo, avrebbe aiutato la Sopaf a incassare 7,6 milioni di euro perché le quote Fip (Fondo immobili pubblici), pagate dall’ente di previdenza 140mila euro l’una alla società, in realtà ne valevano 100mila. Camporese sarebbe stato ricompensato in vari modi; ci sono alcuni viaggi (non contestati), ma soprattutto quello che gli inquirenti definiscono emolumento ovvero un ruolo nel comitato consultivo di Adenium, controllata al 100% da Sopaf, con una retribuzione di 25mila euro all’anno per due anni, incarico solitamente non retribuito. E poi ci sono i soldi veri e propri. (LINK)
Processo SOPAF, 4 anni e mezzo chiesti dal pm per Andrea Camporese: secondo l’accusa, ha ricevuto 200mila euro “a titolo di remunerazione per il compimento di atti contrari ai doveri d’ufficio“.
Pubblicato da Giornalismo Siciliano notizie Assostampa FNSI su Lunedì 27 marzo 2017