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Massima trasparenza in assunzioni giornalisti, no a scorciatoie
«Un ufficio stampa alle dirette dipendenze del Presidente della Regione, composto da un massimo di 20 giornalisti, professionisti da almeno 10 anni, scelti con un concorso pubblico e con una riserva per chi ha già lavorato almeno cinque anni nello stesso ufficio. Questo emendamento, presentato dagli on. Musumeci e Turano, approvato dalla prima commissione dell’Ars, e che sarà inserito nella legge di stabilità, rappresenta un importante e preciso punto di partenza per la ricostituzione dell’ufficio stampa della Regione brutalmente soppresso dal governatore Crocetta con 21 licenziamenti in tronco». Lo afferma in una nota l’Associazione siciliana della stampa
«La scelta politica della Prima commissione - sottolinea l'Assostampa - va proprio nel senso da sempre indicato dal sindacato dei giornalisti che chiede, come unica strada legittimamente percorribile, concorsi pubblici e trasparenti e non scelte personali come quelle che, ancora una volta, il governatore Crocetta ha provato a inserire per aggirare le norme esistenti che vietano le assunzioni senza concorso nella pubblica amministrazione.
Al tempo stesso, però, l’Associazione siciliana della stampa "esprime preoccupazione per l’ennesimo tentativo di costituire un ufficio stampa, ma senza giornalisti, all’interno delle strutture regionali». «L'emendamento presentato dall’on. Di Giacinto, che prevede di affidare mediante contratti di servizio lo svolgimento di servizi redazionali e di comunicazione multimediale a organismi controllati dalla regione per una spesa di 300 mila per il 2017 - osserva l’Assostampa - appare come l'ennesimo tentativo di creare nicchie di privilegio, al riparo da ogni controllo, all’interno dell’amministrazione. Una scorciatoia burocratica per finanziare una struttura le cui caratteristiche di professionalità relative alla informazione restano misteriose. Una ipotesi per la quale - conclude Assostampa Sicilia - il sindacato dei giornalisti esprime la massima contrarietà perché indica un percorso opposto a quello della trasparenza da sempre richiesto a gran voce». CATANIA, 25 GEN - (ANSA).
«La scelta politica della Prima commissione - sottolinea l'Assostampa - va proprio nel senso da sempre indicato dal sindacato dei giornalisti che chiede, come unica strada legittimamente percorribile, concorsi pubblici e trasparenti e non scelte personali come quelle che, ancora una volta, il governatore Crocetta ha provato a inserire per aggirare le norme esistenti che vietano le assunzioni senza concorso nella pubblica amministrazione.
Al tempo stesso, però, l’Associazione siciliana della stampa "esprime preoccupazione per l’ennesimo tentativo di costituire un ufficio stampa, ma senza giornalisti, all’interno delle strutture regionali». «L'emendamento presentato dall’on. Di Giacinto, che prevede di affidare mediante contratti di servizio lo svolgimento di servizi redazionali e di comunicazione multimediale a organismi controllati dalla regione per una spesa di 300 mila per il 2017 - osserva l’Assostampa - appare come l'ennesimo tentativo di creare nicchie di privilegio, al riparo da ogni controllo, all’interno dell’amministrazione. Una scorciatoia burocratica per finanziare una struttura le cui caratteristiche di professionalità relative alla informazione restano misteriose. Una ipotesi per la quale - conclude Assostampa Sicilia - il sindacato dei giornalisti esprime la massima contrarietà perché indica un percorso opposto a quello della trasparenza da sempre richiesto a gran voce». CATANIA, 25 GEN - (ANSA).