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Solidarietà ai redattori del Giornale di Sicilia. Tre giorni di sciopero per i loro diritti e la qualità del lavoro
Ai colleghi del Giornale di Sicilia, impegnati in una vertenza tesa a difendere i diritti del lavoro giornalistico e la dignità professionale, va la solidarietà del Comitato di redazione de La Sicilia che esprime vicinanza ai giornalisti impegnati in questa battaglia e condivide le preoccupazioni sul futuro della testata. Anche la redazione palermitana di Repubblica esprime solidarietà ai colleghi del Giornale di Sicilia, che hanno proclamato uno sciopero per «difendere i propri diritti contrattuali e la qualità del loro lavoro».
Palermo, sciopero di tre giorni al culmine di una lunga vertenza
SOLIDARIETA' DELL'UNCI SICILIA AI COLLEGHI DEL GIORNALE DI SICILIA
Il Gruppo siciliano dell’Unci esprime solidarietà ai colleghi del Giornale di Sicilia che hanno proclamato uno sciopero di tre giorni al culmine di una vertenza iniziata a giugno e che ha visto partire la scorsa settimana una nuova organizzazione del lavoro.
“Il pensiero va a tutti i colleghi che in questi anni, anche nell’incertezza della precarietà, si sono spesi senza risparmio affinché il Giornale di Sicilia mantenesse il suo ruolo autorevole nel mondo dell’informazione - ha detto il presidente regionale dell’Unci Andrea Tuttoilmondo -. Un simile patrimonio, storico e professionale, non può essere disperso sulla scorta di una politica di tagli indiscriminati ma, al contrario, valorizzato sulla base di un piano editoriale che lo rilanci efficacemente proiettandolo com’è giusto che sia nel futuro”.
Il Gruppo siciliano dell'Unci auspica dunque che si possa giungere in tempi brevi alla definizione di un accordo per superare definitivamente la vertenza in atto.
«Se ogni azienda è importante, ancor di più lo è una azienda che fornisce informazione assolvendo ad una funzione essenziale per la comunità. Nella vertenza del Giornale di Sicilia, questo è un elemento ulteriore di preoccupazione, oltre ovviamente a quelli legati all’occupazione e alla garanzia del reddito per i lavoratori coinvolti. Per il bene dell’azienda e dei suoi lavoratori e giornalisti, ma anche e soprattutto per il bene della comunità che ha diritto ad una informazione di qualità, mi auguro che il Giornale possa è voglia proseguire la sua lunga storia per informare con professionalità e attenzione, per cui è requisito indispensabile una adeguata presenza di giornalisti con professionalità all’altezza delle aspettative della città.» Lo ha detto il sindaco Leoluca Orlando in merito alla vertenza del Giornale di Sicilia.
«Massima solidarietà ai redattori e al Cdr del Giornale di Sicilia, che hanno proclamato tre giorni di sciopero». Lo sostengono i segretari generali di Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo, e Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiungono: «La volontà manifestata dall’Azienda di gestire in modo unilaterale la programmazione dei carichi produttivi rischia di rendere troppo onerose le condizioni di lavoro all’interno del Giornale di Sicilia. L'aumento repentino degli impegni di produzione - continuano Pagliaro, Milazzo e Barone - squalifica il ruolo di rappresentanza del Comitato di redazione, organismo sindacale di base del giornale». Per i sindacati «non si possono ridurre i salari dei dipendenti aumentando la produzione. Auspichiamo, quindi, che il Giornale di Sicilia sia coerente con la sua storia e non vanifichi i risultati sin qui raggiunti con l'intesa sulla cassa integrazione».
Solidarietà ai redattori del Giornale di Sicilia, che hanno proclamato tre giorni di sciopero è espressa dal segretario generale della Cgil Palermo Enzo Campo e dalla Cgil Palermo. «Da più giorni denunciamo la pressione che subiscono i lavoratori rispetto alle crisi che ci sono nel nostro Paese, a Palermo in particolare, da parte delle aziende che per restare sul mercato incidono solo su un fattore: riducono il costo del lavoro. E questo vale per le principali vertenze del nostro territorio, per i lavoratori Almaviva, per i lavoratori della Sis e oggi ancora di più - dice Campo - per i giornalisti del Giornale di Sicilia, che svolgono un ruolo importante nella nostra società, quello di raccontare le difficoltà di chi opera e vive nella nostra realtà siciliana e palermitana. Il giornale, con i suoi 39 redattori e i suoi collaboratori, è lo strumento che rende possibile un’informazione libera. Non può essere soggetto al ricatto occupazionale. Senza tenere conto del fatto che non possono essere stabilite, per di più durante la cig, condizioni di lavoro in cui non ci sia un rapporto corretto tra sindacati e proprietà e venga negato il diritto alla discussione. Non subire nessun ricatto che mortifichi la dignità dei lavoratori è per la Cgil - conclude un tema che riguarda i dipendenti, i lavoratori autonomi e i lavoratori subordinati».
La Cgil di Trapani esprime solidarietà ai giornalisti de «Il Giornale di Sicilia» in sciopero in difesa del posto di lavoro e per l’affermazione della qualità e dell’indipendenza dell’informazione. Per la Cgil, lo sciopero di tre giorni proclamato dal Cdr del giornale, che fa seguito alla messa in cassa integrazione a zero ore di diciassette giornalisti contrattualizzati in tutta la Sicilia e tra questi tre della redazione trapanese, denuncia un malessere che si ripercuote sulla libertà di stampa e su un’informazione attenta e puntuale al servizio dei cittadini.
«In un territorio in cui la mafia esercita il suo strapotere a danno dei cittadini onesti e dell’economia sana - dice il segretario generale Filippo Cutrona - il ridimensionamento di un giornale non mette soltanto a rischio i posti di lavoro di decine di giornalisti, ma inferisce un colpo mortale alla pluralità dell’informazione libera e democratica».