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Università di Palermo, "deregulation" nell'attività di informazione e comunicazione

“La deregulation in ambito di informazione e comunicazione approda anche nell’Ateneo palermitano. Infatti – prosegue Ginex - avviare procedure amministrative interne, seppur legittime ma non obbligatorie per reclutare giornalisti – il riferimento è all’addetto stampa perché la figura del portavoce è fiduciaria – significa tagliare fuori numerosi e titolati colleghi in Sicilia in grado di svolgere al meglio l’attività di informazione e comunicazione, se non altro per il fatto di conoscere meglio il panorama dell’informazione isolana”.
“A questo, come accennato – aggiunge il segretario Assostampa di Palermo - si aggiunge che l’Università palermitana per reclutare a tempo determinato una unità che si occupi di “supporto giornalistico alla comunicazione istituzionale d’Ateneo”, sta espletando una selezione in cui il presidente della Commissione, come è noto a tutti, ha già lavorato in passato con alcuni dei giornalisti che affronteranno con lui il colloquio. Un quadretto, questo, che francamente lascia non poche perplessità”.
“Invitiamo, pertanto, il nuovo Rettore Fabrizio Micari – conclude Ginex - ad un confronto aperto con l’Assostampa, sindacato unitario dei giornalisti, e l’Ordine dei giornalisti per dare un senso davvero pubblico-istituzionale e non “privatistico” all’attività di informazione dell’Università degli Studi di Palermo”.