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Folla, emozioni e applausi alla cerimonia del Premio cronista 2025. "La vera anima del giornalismo"

Una serata emozionante, intensa, con tanti applausi per i premiati e anche di ricordo per i giornalisti a cui sono state assegnate le targhe alla memoria. Sulla terrazza del Glam hotel a Mondello, si è svolta ieri la cerimonia del Premio cronista 2025 condotta da Alessia Anselmo e Mario Pintagro. Ben diciotto i riconoscimenti assegnati. Tre i premi del Concorso che ha avuto quest'anno come tema il disagio giovanile in tutte le sue forme. Gli altri premi sono stati assegnati come ogni anno per le carie sezioni della cronaca. A chiudere la cerimonia Claudio Silvestri, segretario generale aggiunto della Federazione della stampa. (Fotocredits Federico Serra)
VIDEO / La cerimonia
Ecco tutti i premiati e le motivazioni
Virgilio Fagone: Targa Aurelio Bruno, cronaca nera
I suoi “pezzi” raccontano dolore, disagio, tragedia, violenza. Articoli che compongono una lunga didascalia della città ammalata, della città nera, della città mafiosa, della città obliqua. Per anni ha frequentato pronto soccorso, questure, caserme, marciapiedi, strade e aule di giustizia da cui sono venute fuori le sue cronache pubblicate sul Giornale di Sicilia. Fagone, coltiva la sensibilità di un giornalismo che dà voce a tutti, soprattutto ai povericristi. Consapevole che un fatto di cronaca nera spesso porta con sé un'altra tragedia, invisibile, per la quale pagano il conto figli, genitori, donne e bambini.
Nuccio Anselmo: Targa Gianni Lo Monaco, cronaca giudiziaria
Giornalista e scrittore e cronista giudiziario della gazzetta del sud. In questi anni si è occupato di tutti i più importanti fatti di criminalità in Sicilia tra cui la trattativa Stato mafia, l’omicidio di Beppe Alfano di Graziella campagna e di Matteo Bottari. Ha seguito per la gazzetta del sud e l’attività e la commissione parlamentare antimafia e inoltre ha collaborato per anni con messaggero di Roma e l’agenzia Ansa.. ha scritto alcuni saggi sulla mafia in Sicilia l’ultimo in ordine di tempo e la mafia dei pascoli sulle truffe agricole all’Unione Europea è stato anche se a te regionale dell’ordine dei giornalisti di Sicilia.
Luisa Santangelo: Targa Marina Pino, cronaca bianca
Osservatrice attenta delle dinamiche che riguardano sia la Regione siciliana sia le realtà locali, ha saputo portare in emersione alcuni nodi della "mala politica", dimostrandosi giornalista intelligente e scrupolosa.
Maurizio Licordari: Targa Vittorio Corona, televisione
Maurizio Licordari: La TV è stata la sua casa dal primo giorno della sua vita e dare il proprio contributo ad un'informazione corretta e puntuale resta l'obiettivo da non mancare mai. Figlio d'arte, dalle TV del messinese a quelle regionali è arrivato ai programmi di maggiore successo RAI senza arrendersi mai alle difficoltà di una professione precaria
Nino Giordano: Economia
Per la sua attenzione e abnegazione nel raccontare e diffondere notizie economiche. Con il garbo e la disponibilità che lo contraddistinguono
Giuseppe Gerbasi: Targa Letizia Battaglia, fotografia
Fotografo di razza, ha fatto della fotografia il suo scopo di vita e i risultati sono arrivati presto. Serio fotoreporter pur rimanendo, per sua scelta, nella "periferia" della notizia riesce a cogliere sfumature come nessun altro. Il suo "bianco e nero" (più nero che bianco) - in questi tempi, quando sembra che quest' arte sia stata messa ai margini - è unico ed emozionale. Il suo slogan "non sono andato lontano fotografando" si può leggere in due chiavi: si può intendere come il fatto che la buona fotografia è vicino a noi, è tra di noi, e quindi, avendo l'occhio allenato non serve allontanarsi per cercarla, - Giuseppe ha svolto nla sua carriera a Palermo - ma si può intendere anche come una riflessione amara, per un mestiere che non ti consente di emergere più di tanto e che è vicino al canto del cigno.
Targhe alla memoria
Michele Cimino
Equilibrato, sempre informato, generoso Michele Cimino è stato per decenni il Signore della stampa parlamentare siciliana. Una eleganza ed un esempio di cronaca della politica che ci rappresenta nella maniera migliore e che fa scuola per i più giovani.
Adele Fortino
Passionale e battagliera Adele ha narrato, da serena femminista, la crescita delle donne in ogni campo e gli intrighi di una Messina divisa tra futuro e difficili realtà. Amava molto la Sicilia e i siciliani, ma non tutti.
Nino Giaramidaro
Scriveva con le sue foto e fotografava con il cuore nella tastiera. Le sue cronache seguivano i tempi della compassione, del dettaglio e della rabbia. Le sue immagini ci raccontano le vite degli altri e i luoghi del ricordo e della ricerca.
I PREMI SPECIALI
Laura Anello (ritira Fabrizio Lentini)
La sua scrittura scintillante e leggera, a disposizione della sua curiosità indomabile, produce idee e narrazioni ormai a disposizione dei beni culturali italiani. Le Vie dei tesori, format ideato da Laura Anello, ha mutato il modo di vivere e valorizzare musei, chiese, architetture e palazzi antichi, modificando la percezione di ciò che ci sta attorno e offrendo una nuova consapevolezza delle opere d'arte che spesso non vedevamo. Un'attività di documentazione, di intaglio, di raccolta, di scoperta e diffusione che lei prosegue anche da direttore della rivista Il Gattopardo e attraverso le sue corrispondenze per giornali nazionali con un giornalismo di alta qualità.
Egle Palazzolo
Con la sua dedizione e presenza, Egle Palazzolo, dimostra come amore, passione, competenza siano gli elementi che fanno la differenza per un giornalismo di qualità. Capace di ascoltare ed incoraggiare i colleghi, non si è sottratta al confronto con il cambiamento della professione e con il determinante contributo nel ritorno alla pubblicazione di “Mezzocielo” ha dimostrato che credere nella qualità resta l’unica salvezza per questa professione.
Mario Pintagro
L’attenzione e la cura sono soltanto pari alla competenza. Un altro anno dedicato al giardino della memoria di Ciaculli accogliendo in primo luogo i più giovani i ragazzi delle scuole che in più di un’occasione hanno potuto conoscere la storia dei martiri della mafia. Ricordate in questo luogo che si è arricchito in un nuovo spazio dedicato alle cosiddette vittime collaterali che hanno trovato spazio nella quarta terrazza. Mario Pintagro ha seguito con amore e passione e l’ha trasmessa agli studenti e a tutti coloro che in questi mesi hanno visitato un luogo centrale non solo nella custodia della memoria, ma nella formazione culturale.
Franco Lannino
La sua capacità di vedere la realtà va oltre l’occhio fotografico di chi è dotato. Con la realizzazione di “Sulla strada. Fotoreporter di Sicilia” Franco Lannino ha dimostrato di avere gli occhi puntati sul cuore di una professione da difendere ed amare, quella del fotografo di cronaca e di sapersi dare per realizzare percorsi di profonda condivisione a tutela del giornalismo vero a tutela della libertà di stampa.
Concorso a premi
Prima classificata Maria Vera Genchi (mille euro)
Il dramma del crack raccontato per immagini attraverso le voci di chi ogni giorno si impegna per provare a cambiare le cose. Al centro, i tanti ragazzi che si perdono nei vicoli di Palermo alla ricerca di una dose a poco prezzo. Maria Vera Genchi che coltiva la passione per il giornalismo - oggi diventata una professione - fin da quando era giovanissima, è riuscita ad affrontare questa emergenza con un servizio di grande delicatezza e puntualità. Osservatrice attenta delle dinamiche che riguardano sia la Regione siciliana sia le realtà locali, ha saputo portare in emersione alcuni nodi della "mala politica", dimostrandosi giornalista intelligente e scrupolosa.
Seconda Federica Virga (500 euro)
Partendo dal suicidio di un giovane, ha affrontato il tema dell’omosessualità e del pregiudizio con grande delicatezza ma anche con grande fermezza: a volte le parole uccidono, altre indicano la strada da seguire.
Terza classificata Chiara Nardinocchi (250 euro)
L’articolo di Chiara Nardirocchi, giornalista di Repubblica, dal titolo “Primo amore tossico”, esplora il fenomeno della violenza di genere tra gli adolescenti che è alimentato da stereotipi e dalla mancanza dell’educazione affettiva.
Si scopre così che il 27 per cento degli stupri di gruppo vengono compiuti da ragazzi della fascia d’età 14-17 anni. La stessa che manifesta, per il 40 per cento, la minore consapevolezza (sia da parte delle vittime che degli autori) sulle varie forme di violenza. Un approfondimento documentato, nel confronto tra diverse autorevole fonti, che ne fanno un esempio di buon giornalismo.
Cronista dell'anno, Targa Nicola Volpes
Fabio Geraci
Notizie, dettagli, scenari. Senza tacere nulla. E senza indugiare sui particolari più efferati. Sempre un passo avanti a raccontare, ad esempio, le fasi giudiziarie di uno dei fatti di cronaca più feroci della storia recente, la strage di Altavilla. Una vicenda impastata di demoni, pregiudizi, ignoranza, solitudini e un senso guasto della religione. Elementi che Fabio Geraci, con una scrittura sorvegliata e trasparente, riesce a consegnare al lettore con sentimento, equilibrio e senza reticenze.
Premio alla Carriera, Targa Mauro De Mauro
Attilio Bolzoni
Attilio Bolzoni è nato cronista ed ha mantenuto lo spirito del cercatore di notizie in tutta la sua carriera. È iniziato affrontando sulla strada la guerra di mafia all’inizio degli anni 80 e a proseguito raccontando prima la Sicilia e poi l’Italia superando gli schermi del conformismo e delle verità precostituite. Quasi cinquant’anni di giornalismo in cui ha cercato spesso è riuscito a fornire i suoi elettori un racconto che oltre ad avere la sostanza delle notizie che sono la materia prima del cronista, ha posseduto anche la qualità della scrittura, che ha reso i suoi articoli pezzi da leggere con gusto fino all’ultima riga.
IL SERVIZIO FOTOGRAFICO E' DI FEDERICO SERRA