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"Cultura della legalità e informazione": vincono Pertini-Sperone, liceo Scaduto e Impastato-Manzoni. La cerimonia con le scuole alla festa della Repubblica

"Cultura della legalità e informazione": vincono Pertini-Sperone, liceo Scaduto e Impastato-Manzoni. La cerimonia con le scuole alla festa della Repubblica

La folla di ragazzi sul palco del teatro Politeama è la fotografia più bella della conclusione della quarta edizione del concorso "Cultura della legalità e informazione" organizzato dalla prefettura di Palermo. La chiusura dell'iniziativa, organizzata in collaborazione con l'Ufficio scolastico provinciale di Palermo, l'Ordine dei giornalisti di Sicilia e l'Associazione siciliana della stampa, è avvenuta per il quarto anno consecutivo alla Festa del Due Giugno, aperta dalla fanfara dei carabinieri che ha eseguito l'Inno di Mameli. E la festa della Repubblica si è dimostrata l'occasione migliore per parlare di informazione e democrazia. Ed è quello che ha sottolineato il perfetto Massino Mariani nel discorso che ha preceduto la consegna delle targhe ai primi te classificati e delle pergamene ad altre quattro scuole indicate dalla giuria. A tutti, invece, è andata una copia del volume "L'Ora edizione straordinaria, il romanzo di un giornale scritto dai suoi cronisti", edito dalla Biblioteca centrale della Regione siciliana che anche quest'anno ha partecipato all'iniziativa. Sul palco il segretario dell'Ordine dei giornalisti, Filippo Mulè, e il vicesegretario regionale di Assostampa, Roberto Leone che hanno sottolineato l'importanza dei giornalisti e dell'informazione professionale nel garantire la formazione corretta dell'opinione pubblica. Mulè ha invitato le scuole a visitare la sede dell'Ordine dove in una mostra permanente sono ricordati i nove giornalisti siciliani uccisi per il loro lavoro. Leone ha invece ricordato che le minacce alla libertà di stampa sono anche fisiche, come dimostra il caso di Salvo Palazzolo, l'inviato di Repubblica che ha Palermo vive sotto scorta: "Salvo è qui e lo abbracciamo, ogni cronista sotto scorta è una sconfitta per la democrazia" ha affermato.

Il prefetto Mariani ha voluto sottolineare le specificità di ogni elaborato, scritto o video, riconoscendo la difficoltà della commissione a scegliere tra i ventotto istituti partecipanti. "E questo non solo per la alta qualità dei prodotti, ma anche per la perfetta comprensione del tema del concorso di quest'anno" - ha affermato. E i ragazzi delle scuole di Palermo che hanno aderito, si sono confrontati con i problemi della disinformazione e dell'iperformazione in particolare con l'uso che se ne fa sui social e anche in relazione alla sicurezza nazionale. Grazie al lavoro di insegnati e tutor giornalisti, sono venuti fuori articoli o cortometraggi che hanno centrato in modo molto preciso il problema. Alla fine la giuria composta de rappresentati della Prefettura, dell'Ufficio scolastico di Palermo, dell'Ordine dei giornalisti e di Assostampa ha deciso di premiare le prime tre scuole in quest'ordine: primo posto al cortometraggio “La scelta” realizzato dagli alunni della scuola “Pertini-Sperone” seguita dalla professoressa Emilia Calabria e dalla tutor giornalista Sandra Pizzurro. Secondo posto, invece, per un altro cortometraggio “Freedom of Speech” presentato dagli studenti del liceo-ginnasio “Francesco Scaduto” di Bagheria. Il lavoro è stato coordinato dalla professoressa Francesca Salvia e seguito come tutor giornalista da Marina Mancini. Infine, la terza piazza è andata all’articolo "La libertà di stampa, un faro per la democrazia”, che è stato presentato dagli alunni della scuola media Manzoni-Impastato, seguiti dalle professoresse Silvia Cuccia e Vanessa Cosentino e come tutor giornalista da Ivan Cicala.

Dopo il podio altre quattro scuole sono state segnalate per la qualità dei lavori presentati: l’Istituto magistrale Camillo Finocchiaro Aprile, l’Istituto superiore di Lercara Friddi, e i licei Meli e Umberto I di Palermo. Tra i vari momenti della cerimonia, in cui sono state consegnate anche i riconoscimenti della Repubblica (titoli di ufficiale, cavaliere e commendatore) si sono esibiti anche gli alunni del conservatorio musicale Scarlatti di Palermo.

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