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Salvo Licata 25 anni dopo, emozioni e show all’Ars: “Un evento unico con tutti i suoi attori”

Salvo Licata, giornalista drammaturgo scrittore palermitano di pregio e di cuore, dopo la sua scomparsa 25 anni. Un vuoto enorme e una ricchezza culturale, politica e sociale da non disperdere. E così è stato ieri pomeriggio nella affollata e partecipe “Sala Piersanti Mattarella” all’Ars per un incontro che è diventato un vero e proprio spettacolo organizzato da Pino Apprendi, dall’Associazione siciliana della Stampa e dalla Biblioteca dell’Assemblea regionale siciliana diretta da Michele Balisteri. Dopo i saluti dell’onorevole Valentina Chinnici che ha dato vita e seguirà l’iniziativa che porterà l’archivio di Salvo Licata nella Biblioteca dell’Ars, Roberto Leone ha ricordato il valore dei 50 anni di professione di Licata legata al giornalismo. Un percorso che ha attraversato tutti i giornali della città da L’ORA, al Diario, al Giornale di Sicilia, per continuare nell’editoria siciliana con la casa editrice Sellerio che ha divulgato alcuni suoi scritti.
Ad aprire la sequenza di ricordi è stato Mario Modestini, l’autore delle musiche degli spettacoli di Licata, ironico profondo e generoso di memorie. Quindi primo attore della kermesse teatrale a porgere ricordi e aneddoti è stato Lollo Franco, emozionato come la figlia di Salvo Licata, la cantante e attrice Costanza in prima fila. Lollo Franco ha recitato i pezzi di Salvo, con un Cagliostro matto e in prigione da brividi salutato da un lungo e inteso applauso. Stefania Blandeburgo ha fascinato il pubblico con il suo monologo dedicato alla moglie di Beppe Schiera, poi la chitarra di Toti Basso con le musiche degli spettacoli al Biondo. Subito dopo Paride Benassai con Giovanni Apprendi alle percussioni è esploso con i suoi personaggi, anima e viscere teatrali concluso dal cuntu dedicato a Turiddu Carnevale. Elisa Puleo, moglie di Mimmo Cuticchio ha onorato l’amicizia tra il grande puparo e Licata definendo la svolta dell’Opera dei Pupi il suo ingresso nelle sceneggiature e regie. Infine, Salvo Piparo ha concluso con un omaggio vibrante alla storia del teatro e degli attori più simbolici di Palermo.
È toccato quindi a Costanza Licata che ha cantato alcuni brani accompagnata da Irene Maria Salerno, Davide Velardi e Francesco Cusumano. Pino Apprendi non ha nascosto la sua soddisfazione: “E’ stato un evento unico, in cui per la prima volta si sono riuniti artisti che hanno lavorato in diversi periodi con Salvo Licata”. Al termine una targa è stata consegnata a Costanza Licata, da parte dell’associazione Conca d’Oro e di Assostampa Sicilia.