Sulla riforma della Casagit, che elimina alcune prestazioni, ne ridimensiona altre, e aumenta significativamente anche il contributo per i familiari a carico, il Consiglio regionale dell’Associazione siciliana della stampa ha espresso forti preoccupazioni. Proprio per questo ha dato mandato al segretario regionale di rappresentare il disagio della maggior parte dei colleghi delle redazioni. Le storie di malasanità di questi giorni esemplificano molto bene la situazione che si vive nella regione e, in controluce, sono anche la cartina di tornasole delle ansie di chi si sentiva al riparo da molte inefficienze della sanità pubblica attraverso la Casagit che ora si scopre più ristretta sui massimali di spesa e più cara per i contributi che chiede per l’iscrizione dei familiari.

Nel documento del Consiglio regionale, si legge che “la condizione di marginalità economica di regioni come la Sicilia, in cui i budget sanitari pubblici sono bassi, con una ridotta disponibilità delle prestazioni, e l’editoria in forte crisi, con il continuo ricorso agli ammortizzatori sociali, aggrava la situazione degli iscritti Casagit laddove di riducono i tetti di rimborso e aumentano i contributi per l’assistenza ai familiari”.

Casagit, nuove regole per i soci e welfare per i freelance. Due appuntamenti a Palermo e Catania il 21 e 22 gennaio