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Pensieri, parole e auguri. Arriva il 2025 visto dai giornalisti pensionati siciliani

Pensieri, parole e auguri. Arriva il 2025 visto dai giornalisti pensionati siciliani

I giornalisti pensionati siciliani hanno chiuso il 2024 con un bellissimo insieme di riflessioni e auguri per il nuovo anno, messaggi pieni di speranza, impegno e profondità. Tutti i pensieri, ognuno con il suo tono unico, offrono un punto di vista prezioso su temi fondamentali come la libertà, l'uguaglianza, l'informazione e la famiglia. È un vero invito a riflettere su cosa possiamo fare, sia come individui che come comunità, per rendere il 2025 un anno migliore per tutti.

Auguri per l’anno che verrà
Benvenuti al passaggio
2024 bisesto 2025 innesto. Di parole e fatti, di rabbie ed energie, di denunce e sentenze giuste, di diritti e sempre diritti, di stop e rush utili, di memorie e progetti, di malinconie e nuove luci, di lacune e visioni, di tv e buona tv, di sanità e utile sanità, di stretti e treni veloci, di silenzi e voci, di assenze e partecipazioni, di sguardi ed attenzioni, di pensieri e sorrisi, di teoremi e belle realtà, di passioni, incanti ed amori. Di Guerre e di Pace. Benvenuto 2025. (Claudia Mirto)

Liberi anche di fare il prezioso mestiere di giornalista
Al mondo auguro una pace che oggi sembra utopia. Ai bambini di Gaza di non patire più il freddo e la fame, a quelli di Kiev di potere uscire alla luce del sole senza temere i missili dell'orco di Mosca. Ai giornalisti, ai colleghi di ogni luogo di potere fare liberamente e senza paura il nostro meraviglioso e prezioso mestiere. Alla mia adorata moglie e a me stesso, reduci da un "annus horribilis", di potere tornare a una esistenza meno angosciante. A voi tutti che ci leggerete, auguro un 2025 pieno di salute, serenità, amore per la vita. (Gaetano Perricone)

L’informazione è amica della libertà e della verità
Il caso di Cecilia Sala giovane e coraggiosa giornalista italiana imprigionata in Iran solleva l’attenzione giustamente anche a livello internazionale. Ma ancor di più, in casa nostra, in Italia, dovrebbe suscitare scalpore e vergogna che un Paese fondato sulla democrazia e la libertà di parola e di pensiero, debba vedere programmi Rai chiudere, “Report” e le inchieste de La 7 messi all’indice dai politici della maggioranza che ci governa, perché non “amici”. L’informazione professionale e corretta - cioè documentata come si richiede dalle norme - non è amica di nessuno se non della libertà e della ricerca perenne della verità. Solo questo voglio dire. Non restiamo rassegnati. Gli attacchi alla libertà d’informazione vanno rintuzzati e condannati con forza e visibilità. Vanno bene solo a chi ha qualcosa da nascondere. Buon 2025 di libera informazione! (Maria Lombardo)

Cosa riproporsi da sindacalista dei giornalisti pensionati per il 2025?
Quello di diventare testimonial attivi del “dovere costituzionale di informare”. Di rispettare la verità della cronaca. Di favorire la corretta formazione dell’opinione pubblica. Specie noi che non siamo economicamente ricattabili. “Dite sempre quello che è giusto, anche se ne va della vostra posizione, della vostra quiete e della vostra vita”, scriveva nel 1976 Walter Tobagi sulla rivista “Problemi dell’Informazione”. Sono ancora d’accordo con Lui. Auguri. (Ignazio Panzica)

Ritrovare la strada perduta dell’eguaglianza e dell’equità
Si può fare la prova ad ascoltare? A consentire che ci sia la “ragione degli altri”? E, se troviamo che non ci sia, rifiutarci di appartenere alla schiera sempre più folta di coloro che altro non sanno di dover fare, se non combattere o distruggere, col solo fanatico obbiettivo di gestire ciò che comunque vuole, sia addirittura l’intero mondo? I festeggiamenti mescolano ancora ,incredibilmente indenni da una realtà sin troppo nuda, le preghiere autentiche del credente al fiero rifiuto del non credente a fronte di un bambino, posto in povera mangiatoia, cui si vorrebbe ancora affidare il miracolo: quello di ritrovare la strada perduta della eguaglianza e dell’equità, della tolleranza ,se non del perdono, della convivenza possibile senza minaccia di armi di ogni tipo, del rispetto di una natura che stiamo provando a oltraggiare, di una sostanziale pietas che serve all’interno di noi prima ancora di esercitarla. Quante cose in carico ha questo nuovo anno, innocente nel suo primo giorno di gennaio, aureolato dalla ricorrenza ebraica di un Giubileo che soffre di anacronismo oggi nei suoi significati, più ancora di venticinque anni fa. Ma alzando i calici cercheremo di abbassare l’asticella del pessimismo che poco giova. E chissà se il suono del corno del montone sarà capace di un 2025 di maggiore armonia. (Egle Palazzolo)

Difendere la professione e combattere le fake news
L'anno che verrà sarà molto impegnativo per i giornalisti, mobilitati sul fronte delle battaglie civili, per la difesa della nostra professione, per combattere le fake news. Sarà un anno in cui vorrei che non ci fossero più cronisti senza un dignitoso contratto di lavoro, che on line venisse stroncato il fenomeno del "copia incolla", che l'intelligenza artificiale fosse posta al servizio delle persone e non al contrario. Vorrei... Vorrei... Vorrei... I desideri, però, si realizzano soltanto se lo si vuole fortemente, se si affrontano i problemi con forza, determinazione e spirito d'abnegazione. Per questo siamo tutti convinti militanti dell'Associazione Siciliana della Stampa. (Giuseppe Cascio)

La Famiglia deve restare al centro di tutto
Che anno sarà? Ognuno di noi spera che possa essere (difficile) la soluzione di tutti i mali. Allora, cominciamo a pensare (magari egoisticamente) alle cose più semplici che non richiedono l’intervento di altri all’infuori della buona volontà da parte nostra e auguriamoci (impegnandoci in tal senso) che tutto vada sempre per il meglio per i nostri familiari. Vogliamoci bene e, in attesa che sia così per tutti e in tutto il mondo, affidiamoci al Supremo in attesa che ci pensi Lui ad addolcire gli animi dei potenti in tutto il mondo. Io lo spero. Buon Anno. (Luigi Andò)
 
Maggiori informazioni https://www.giornalistipensionatisicilia.it/

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