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Pippo Fava, 41 anni fa l'omicidio. Assostampa: "Il suo esempio resta una grande lezione di giornalismo"
La sera del 5 gennaio 1984 a Catania viene assassinato Pippo Fava, 59 anni, giornalista, scrittore e autore di testi teatrali. Dopo lunghe e tormentate indagini, la vicenda giudiziaria per il delitto si è conclusa nel 2003, quando l'ultimo processo è arrivato in Cassazione. I giudici della Suprema corte hanno condannato il boss Nitto Santapaola e Aldo Ercolano all'ergastolo e Maurizio Avola a sette anni patteggiati. "Tutta l'attività di Pippo Fava resta come esempio di grande giornalismo, una lezione per tutti giovani e meno giovani a cui deve guardare chi fa questo mestiere" - commenta la segreteria di Assostampa Sicilia. Una delegazione di Assostampa Catania guidata da segretario provinciale Filippo Romeo sarà presente alla commorazione organizzata nel pomeriggio davanti alla lapide che ricorda Pippo Fava.
Pippo Fava sarà ricordato a Catania, domenica cinque gennaio. Questo il programma organizzato dalla Fondazione Fava.
Ore 11:00 – Cattedrale di Catania, Piazza Duomo
Messa in suffragio di tutte le vittime della mafia
Ore 17:30 – Via Fava
Presidio sotto la lapide commemorativa
Ore 18:30 – Piccolo Teatro della Città (via Ciccaglione, 29 – Catania)
Tavola rotonda: “Il mestiere di scrivere: com’è cambiato, come siamo cambiati”
Intervengono: Alessia Candito, Giorgio Mottola, Lorenzo Tondo
Modera: Mario Barresi
La carriera, lunga e piena di successi, di Pippo Fava, lo aveva portato a ricoprire ruoli di primo piano nelle redazioni dei giornali di Catania, sino alla direzione del "Giornale del Sud" e alla fondazione del settimanale "I siciliani". Fava si era distinto per le scelte che rompevano il clima di silenzio sulla presenza della mafia anche ai piedi dell'Etna e delle connivenze con i poteri istituzionali e economici dei boss catanesi legati a Cosa nostra. Oltre che per l'attività giornalistica Pippo Fava era noto per quella letteraria e per la produzione di testi teatrali. Dopo il suo assassinio e grazie all'impegno del figlio Claudio Fava sono state organizzate diverse iniziative in sua memoria e sono nati una fondazione e un premio giornalistico. Ma in intervista a Salvo Palazzolo su Repubblica, Claudio Fava ha dichiarato di voler chiudere questa esperienza: «Ho proposto alla Fondazione intitolata a mio padre, animatrice di un premio giornalistico, che il prossimo sia l’ultimo», dice Claudio Fava, giornalista, scrittore, ex presidente della Commissione regionale antimafia. «Perché persino un premio può diventare una liturgia, un abbellimento della memoria».