Il difficile lavoro del giornalista fra propaganda e informazione sugli scenari di guerra. È questo il tema di particolare attualità del corso per giornalisti che si terrà giovedì 30 gennaio a partire dalle 10 nella sede di Assostampa Sicilia di via Francesco Crispi 286 per il quale è possibile iscriversi dalla piattaforma www.formazionegiornalisti.it o direttamente sul posto per avere  diritto al riconoscimento di 4 crediti.

Durante il corso si ripercorreranno le tappe che vanno dal massacro di civili del 7 ottobre per mano di Hamas ha provocato una reazione severa di Israele sulla Striscia di Gaza dove, a causa di raid aerei e operazioni di terra, hanno perso la vita più di 42mila persone e oltre 100 mila sono rimaste ferite. In solidarietà al popolo palestinese è intervenuto l’Asse della resistenza, formato dalle milizie sciite filoiraniane di Libano, Siria, Yemen e Iraq. Si ricostruirà chi  sono i movimenti che lo compongono, quali sono le ragioni per le quali si sono uniti e per quale motivo sono stati isolati dal mondo arabo. Fra propaganda delle parti in campo e informazione giornalistica, si analizzerà  il difficile compito che spetta all’inviato di guerra. Ad alternarsi al tavolo dei relatori gli interventi di Jawad Ghassan, giornalista e fra i maggiori analisti libanesi; Marina Pupella, giornalista palermitana con esperienza in teatro di crisi; Andrea Lavazza, già caporedattore centrale di Avvenire; Adel Al –Shuja’a, scrittore e giornalista yemenita, già docente di Scienze politiche all’Università di Sanaa, nonché portavoce dell’ex presidente Ali Abdullah Saleh; padre Abdo Raad, sacerdote libanese; Guglielmo Giordano, già direttore dell’Aics di Gerusalemme, l’Agenzia italiana per Cooperazione allo sviluppo, ministero degli Esteri.

Salute, guerre e leggi bavaglio: a gennaio quattro corsi di formazione di Assostampa Sicilia