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Assostampa a Portella, Costante: "Basta sfruttare i giornalisti, vertenza per la dignità del lavoro". Mattarella: "Senza sindacato non c'è democrazia"
Primo Maggio con vento, pioggia e freddo a Portella della Ginestra. Il maltempo però non ha scoraggiato i partecipanti alla festa dei lavoratori in memoria della strage del 1947. Presenti anche Elly Schlein e Giuseppe Conte. I leader del Partito democratico e del Movimento 5 stelle hanno preso parte alla commemorazione della strage in cui 77 anni fa vennero uccisi otto braccianti e tre bambini dai sicari di Salvatore Giuliano mentre partecipavano alla festa dei lavoratori. Corteo da Piana degli Albanesi a Portella alle 8,30 con la manifestazione “Pace Costituzione Diritti”, organizzata da Cgil Palermo e FP Cgil che prende avvio dal cimitero di Piana degli Albanesi con la deposizione di una corona di fiori per commemorare le 11 vittime della strage. L’appuntamento, un’ora dopo, è alla Casa del popolo per il raduno del corteo, con partenza per il pianoro di Portella fissata alle 10 e la banda di Mezzojuso “Giuseppe Petta” al seguito.
Alla manifestazione è presente una delegazione di Assostampa con il vicesegretario della sezione di Palermo, Leandro Salvia, La cerimonia, introdotta dal minuto di silenzio e dalla lettura dei nomi delle vittime, si svolge al Sasso di Barbato. La prima a prendere la parola è Maria Modica, responsabile della Camera del lavoro di Piana degli Albanesi. Quindi l’intervento di Mario Ridulfo, segretario generale della Cgil Palermo, e di Serena Sorrentino, segretaria generale Fp Cgil nazionale, che chiuderà il comizio. Nel corso della manifestazione, sia a Piana degli Albanesi prima della partenza del corteo, che a Portella durante lo svolgimento del comizio, sarà possibile firmare per i quattro quesiti referendari promossi dalla Cgil, con cui si chiede di restituire dignità al lavoro. I primi due referendum sono sui licenziamenti: uno per il superamento del contratto a tutele crescenti, l’altro per l’indennizzo nelle piccole imprese. Gli ultimi due riguardano la reintroduzione della presenza di causali nei contratti a termine e la responsabilità del committente sugli infortuni sul lavoro negli appalti.
La segretaria generale Fnsi Alessandra Costante alla vigilia del Primo maggio ha dichiarato: «La quotidiana lotta dei giornalisti oggi è per mantenere saldo il dovere di informare, riconosciuto dalla Costituzione», in un momento in cui «nel nostro settore il lavoro è diventato una merce, pagata al ribasso». Ecco perché il sindacato sta portando avanti una «vertenza per la dignità». Additati come casta e invece sempre più lavoratori poveri. Indicati come privilegiati ed invece stretti tra diffuse crisi aziendali e un futuro ancora più incerto del presente. La quotidiana lotta dei giornalisti oggi è per mantenere saldo il dovere di informare, riconosciuto dalla Costituzione, e la dignità del proprio mestiere. Così nel giorno della Festa del Lavoro faccio mie le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Il lavoro non è una merce». «Il lavoro è libertà. Anzitutto libertà dal bisogno».
«Domani è Primo maggio. Festa del Lavoro. Dunque Festa della Repubblica, che i costituenti hanno voluto fondare proprio sul lavoro. Come disse all'Assemblea Costituente il primo tra i proponenti di questa formula, Fanfani, 'fondata non sul privilegio, non sulla fatica altrui': è fondata sul lavoro di tutti. È un elemento base della nostra identità democratica». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando dalla Calabria, alla vigilia della Festa del Lavoro e dei lavoratori. «Non si tratta soltanto di un richiamo ai valori di libertà e di eguaglianza - aggiunge - ma dell'indicazione di un modello sociale vivo, proiettato verso la coesione e la solidarietà. Capace, quindi, di rimuovere continuamente, nel corso del tempo, gli ostacoli che sottraggono opportunità alle persone e impediscono il pieno esercizio dei diritti». Incontrando i lavoratori calabresi, il capo dello Stato si sofferma anche sul ruolo dei sindacati, «interlocutori insopprimibili», sul valore del welfare come «elemento base dei diritti di cittadinanza» e sulle sfide poste dalle innovazioni tecnologiche. Ecco le sue parole. «Nella storia repubblicana - osserva Mattarella - dal confronto tra istituzioni e parti sociali sono giunte spinte importanti per il progresso, per la definizione e la diffusione dei diritti, per l'ammodernamento delle stesse imprese. I corpi intermedi sono un elemento caratterizzante del disegno della nostra Costituzione e recano beneficio all'Italia. Il movimento sindacale, portatore di valori democratici, è interlocutore insopprimibile per lo sviluppo di una fruttuosa contrattazione collettiva, di settore e aziendale». I sindacati sono essenziali «affinché il welfare, elemento base dei diritti di cittadinanza, non smarrisca il suo carattere universalistico. Per una crescita equilibrata dei salari, che rimuova una stagnazione che pesa sulla vita delle famiglie, a differenza di quanto avviene in altri Paesi dell'Unione Europea. Per rendere più forte l'intero sistema nell'affrontare la sfida dell'innovazione», prosegue Mattarella.
Primo maggio, Mattarella: «Il lavoro è libertà. I sindacati interlocutori insopprimibili»
Costante: «L'Italia ha un problema con il lavoro, anche nel mondo dell'informazione»