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Catania, confermata aggravante mafiosa per le minacce a Borrometi


I giudici d’appello hanno riconosciuto la continuità e la recidiva per il boss Venerando Lauretta, che voleva ‘mangiargli il cuore’

paolo borrometi

A maggio 2023 la Corte d’appello di Catania ha confermato l’aggravante mafiosa a Venerando Lauretta per le minacce al condirettore dell’Agi Paolo Borrometi, che aveva pubblicato alcuni articoli sulla testata online ‘La Spia’, da lui diretta, che lo indicavano come socio occulto di un box al mercato ortofrutticolo di Vittoria. Dopo le indagini il box venne chiuso.

Lauretta è stato condannato in primo grado dal tribunale di Ragusa (vedi) e ha subito altre due condanne nel 2021 per frasi ingiuriose e diffamazione aggravata sempre a commento di articoli di Borrometi. I giudici d’appello hanno riconosciuto la continuità e la recidiva delle minacce, ma la pena è stata ridotta da 1 anno e 6 mesi del primo grado a 1 anno e 3 mesi. Il suo legale ha annunciato ricorso in Cassazione (leggi).

Venerando Lauretta fu rinviato a giudizio su richiesta della Procura distrettuale antimafia perché su Facebook aveva scritto a Borrometi: “Il tuo cuore verrà messo nella padella. E dopo me lo mangerò capito…” E ancora: “Comunque ti verrò a trovare pure che non vali neanche i soldi del biglietto … Sarò dietro la tua porta, mi viene da ridere pensando il giorno che sei tra le mie mani, ti devo accecare con le dita. Pezzo di m…. non ti salva neanche Gesù Cristo, m. infame!!!!!  pure che mi arrestano c’è chi viene a cercarti … ora ti faccio passare la voglia di vivere”.

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