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Costante all'assemblea del Sigim: «Mettere in sicurezza il sistema a cominciare dalle Associazioni di stampa territoriali»
Fra i temi affrontati: il futuro del sindacato e della categoria, la situazione in cui versa il mondo dell'informazione nazionale e regionale, i nodi del confronto con la Fieg per il rinnovo del contratto di lavoro.
Il futuro del sindacato e della categoria; la situazione in cui versa il mondo dell'informazione, a livello nazionale e regionale; il passaggio da Inpgi a Inps; i nodi del confronto con la Fieg per il rinnovo del contratto di lavoro. Questi alcuni dei temi al centro dell'assemblea generale ordinaria del Sindacato giornalisti Marchigiani che si è tenuta ad Ancona, mercoledì 17 maggio 2023, alla presenza, fra gli altri, di Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi e del segretario aggiunto, Matteo Naccari.
«Dal Congresso di Riccione mi porto dietro la convinzione che nessuno si salva da solo. Non si salva la Fnsi se prima non riusciamo a mettere in sicurezza le Associazioni regionali di Stampa», ha esordito Costante, che ha chiuso la riunione rispondendo alle sollecitazioni venute dall'assemblea.
Guardando a quello che aspetta la categoria e i suoi istituti, la segretaria generale ha ricordato che «siamo in attesa che il commissario ad acta rediga lo statuto del nuovo Inpgi» e ribadito che «è indispensabile una legge di riforma dell'Ordine che lo renda capace di intercettare tutti i nuovi modi di fare giornalismo», così come è indispensabile «dotare la professione e il sindacato, con tutte le sue articolazioni democratiche territoriali, di strumenti nuovi con cui lavorare».
Sul fronte con confronto con gli editori, Costante ha rimarcato: «Non possiamo sederci al tavolo del rinnovo contrattuale senza mettere come punti fermi il recupero del potere d'acquisto dei nostri stipendi, la stabilizzazione dei precari storici, il corretto inquadramento delle nuove figure professionali, più occupazione».
Infine, sulle condizioni del settore dell'informazione locale ha puntato i riflettori il segretario del Sigim, Piergiorgio Severini. «Contrariamente alle notizie che arrivano dal territorio nazionale, quella delle Marche – ha detto – è una situazione attualmente rosea, perché dopo anni di impegno sindacale, siamo riusciti a difendere, in maniera concreta, i posti di lavoro, grazie al percorso di protezione che, come sindacato, avevamo messo in piedi nelle varie gestioni degli stati di crisi affrontati nei diversi settori dell'editoria regionale».