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Incidente aereo Birgi, Assostampa Trapani: “Persa occasione per dare informazione puntuale”
“Il grave incidente aereo che ieri ha visto coinvolto il 37° Stormo di Trapani Birgi, reparto che onora le migliori tradizioni dell’Aeronautica militare e che anche in tempo di pace ha donato il sacrificio dei suoi uomini per la sicurezza dei cieli italiani, deve essere occasione per una riflessione sui modi, sulla deontologia e anche sulla superficialità di certa parte della stampa in questa provincia e non solo”.
Lo scrive la Segreteria provinciale dell’Assostampa Trapani.
“Per tutta la sera sono circolate, e pubblicate sui siti on line, notizie contradditorie, false, illazioni, e il tutto senza rispettare le più elementari regole deontologiche sulla verifica delle fonti. Si è scritto addirittura che ‘il pilota sarebbe stato recuperato vivo nel letto fluviale nelle campagne ad una distanza di circa tre chilometri dalla pista dell’aeroporto di Birgi’. Aggiunti anche i dettagli: ‘A ritrovarlo sarebbe stato l’equipaggio di un elicottero del Sar che lo ha individuato grazie ai segnali radio del seggiolino al quale il pilota era ancora agganciato’. Notizie non vere, che avranno anche suscitato false speranze nella famiglia, in quelle ore di trepida attesa. Eppure i direttori responsabili delle testate avrebbero dovuto controllare quello che i loro collaboratori, magari qualcuno nemmeno iscritto all’Ordine, mettevano in rete”.
“L’ansia di un ‘presunto’ scoop o la ricerca di qualche like in più - aggiunge Assostampa Trapani - ha ormai suscitato una corsa a chi pubblica prima qualcosa, senza preoccupazione alcuna che questa si riveli una fake news. E non basta cancellarlo successivamente dalla rete, quando ormai il danno è già fatto. Questo fenomeno, quasi inesistente in precedenza, in questi ultimi anni sta crescendo progressivamente e sta trasformando la stampa, alla maniera dei social, in un grande ‘Suq’ dove c’è tutto e il suo contrario. Non vogliamo ergerci a tribunale, per individuare il ‘colpevole’, lasciamo che sia il Consiglio di disciplina dell’Ordine regionale dei giornalisti a farlo, se lo ritiene. Anche perché uguali responsabilità hanno coloro che hanno ‘copiato’ le fake senza verificarle. Solo una stampa che fa informazione accurata e veritiera, allora, potrà restare autorevole e questa è stata un’occasione persa. Per questo - conclude il sindacato dei giornalisti trapanesi - lanciamo la proposta di un ‘Manifesto contro fake journalism e lavoro nero’, che proporremo alle istituzioni, a cominciare dal prefetto di Trapani, quale più alta autorità della provincia, fino ai sindacati e alle associazioni datoriali”.