| Trapani
“Cercasi giornalista gratis al Comune di Castelvetrano”. Assostampa contesta bando per portavoce, indecoroso e illegittimo
La Commissione lavoro autonomo di Assostampa Sicilia esprime preoccupazione e contesta le modalità e i profili di illegittimità contenuti nel bando pubblico con cui il Comune di Castelvetrano vuole individuare un giornalista al quale assegnare l’incarico gratuito di portavoce di Sindaco e Giunta.
Il tentativo di affidamento di incarico gratuito come portavoce è in violazione della legge speciale n. 150/2000, cui il bando non può derogare.
La norma stabilisce infatti al comma 2 dell’art. 7 che al portavoce deve essere corrisposta una indennità. La stessa legge prevede che chi svolge incarichi di ufficio stampa o portavoce per la pubblica amministrazione non deve svolgere contemporaneamente altre attività professionali nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche. In forza di questa disposizione di esclusività, non si comprende come sia equo chiedere una prestazione gratuita che per tutta la durata del suo espletamento non consente all’incaricato di ricavare altrove alcun compenso esercitando la sua professione.
Inammissibile poi la giustificazione che si tratterebbe invece di offrire agli interessati la possibilità di “fare esperienza”, dato che per legge gli incarichi esterni debbono essere affidati a professionisti già “esperti di particolare e comprovata specializzazione”.
Quanto all’argomentazione di trovarsi in stato di dissesto economico, il Comune di Castelvetrano non ha affatto chiesto a tutti i suoi fornitori di beni e servizi di non ricevere alcun compenso, ma lo chiede con questo bando particolare ai giornalisti, una discriminazione di cui non si comprende il perché.
Nel merito, l’avviso pubblico contiene numerosi errori e profili di illegittimità. Le modalità di espletamento prevedono contraddittoriamente, da una parte che: “Le prestazioni verranno svolte dall’incaricato in piena autonomia, senza vincoli di subordinazione, senza obbligo di rispetto di alcun orario di lavoro nei confronti del Comune e con libertà di scelta del luogo di lavoro ove effettuare la prestazione”, e di seguito al contrario che: “Il portavoce si impegnerà, inoltre, a partecipare agli incontri a rilevanza istituzionale e agli eventi promossi dall’amministrazione comunale” e “L’incaricato si impegna a partecipare ad incontri, riunioni, presentazioni relative all’incarico conferito senza ulteriore onere finanziario per l’ente”.
Le attività richieste, poi, non sono riferibili al portavoce ma quelle tipiche dell’ufficio stampa. Si potrebbe supporre che il bando parli invece di “portavoce” per consentire al sindaco di scegliere fiduciariamente lui stesso, intuitu personae, il nominativo del giornalista.
Appare inoltre una violazione delle norme poste a garanzia della efficienza e del buon andamento dell’azione amministrativa da un lato avvertire l’esigenza del copiosissimo numero di attività oggetto dell’incarico e, dall’altro, avviarle affidandole ad un soggetto che le svolge a titolo gratuito con la facoltà di interromperle in qualsiasi momento, lasciandole in asso con un preavviso di soli 15 giorni.
In ordine alla dichiarata gratuità nei confronti del Comune, si nota anche una contraddizione nello schema del disciplinare d’incarico tra l’art. 1, che riporta come esso sia “a titolo gratuito, con il solo diritto al rimborso spese”, e l’art. 5, dove dice “l’incaricato non potrà pretendere alcunché a titolo di compenso o rimborso spese”.
Il segretario provinciale di Assostampa Trapani, Vito Orlando, ha già stigmatizzato il bando che chiede a un lavoratore di prestare la propria opera senza compenso, invitando il sindaco a ritirare immediatamente il provvedimento in autotutela.
Respinto il bando come iniquo e lesivo della dignità del lavoratore, il sindacato dei giornalisti, ritenendo che la via maestra per svolgere nella PA le attività d’informazione sia quella indicata della legge 150/2000, con la previsione in pianta organica del posto per i giornalisti, conferma anche in questo caso la piena disponibilità a collaborare con il Comune per individuare “modalità virtuose” nelle procedure di selezione pubblica e l'equo compenso da corrispondere al giornalista.
Il documento della Commissione Lavoro autonomo di Assostampa Sicilia.