| Notizie
Compensi arretrati di 7 mesi, Coordinamento collaboratori scrive a editore Giornale di Sicilia, cdr, presidente Odg Sicilia e segretario Assostampa Sicilia
Dopo la lettera di protesta inviata nei giorni scorsi dal Coordinamento dei collaboratori precari de La Sicilia, che rivendicano il diritto a ricevere i compensi arretrati anche di 8-9 mesi, adesso arriva anche la lettera dei Coordinamento dei collaboratori del Giornale di Sicilia all’editore ed amministratore Lino Morgante, inviata per conoscenza anche ai colleghi del Cdr, al presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia Roberto Gueli e al segretario regionale di Assostampa Sicilia, il sindacato unitario dei giornalisti.
Da tempo Assostampa Sicilia, d’accordo e su indicazioni della Fnsi, stimola la costituzione di coordinamenti dei collaboratori precari dei giornali siciliani con l’obiettivo di restituire dignità professionale ai tanti giornalisti, che con grande spirito di sacrificio e al costo di pochi euro, sono impegnati a raccontare fatti che raccontano i territori, anche quelli più difficili.
Colleghi, che seguono fatti di cronaca nera e giudiziaria pubblicati anche nelle prime pagine, non soltanto sottopagati ma costretti anche alla mortificazione dell’accumulare mesi e mesi di crediti per compensi non pagati. La crisi dell’editoria e l’emergenza derivata dal Covid19, che tutti noi da giornalisti conosciamo, non possono giustificare un atteggiamento diventato ormai prassi nel rapporto tra editori e collaboratori, che ricordiamo contribuiscono alla fattura quotidiana di almeno il 60-70% dei giornali e che non possono essere considerati dei lavoratori di serie B, privi di tutele e garanzie. Da tempo Assostampa Sicilia chiede un'interlocuzione con gli editori perché si possa mettere fine a questo modo di fare, mentre al governo regionale abbiamo chiesto con lettere formali e con interlocuzioni informali un “ristoro” a tutti i colleghi titolari di partita iva che hanno avuto una rilevante contrazione degli introiti nel periodo della pandemia. Ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta né dal presidente Nello Musumeci né dagli assessori. Intanto, pubblichiamo la lettera dei collaboratori che chiedono il pagamento delle spettanze arretrate all’editore.
Roberto Ginex, segretario regionale Assostampa Sicilia
Siamo i collaboratori del Giornale di Sicilia riuniti in Coordinamento.
Le scriviamo questa nota perché vogliamo evitare di continuare a disturbare la gentile signora Paternostro, del reparto amministrativo del Giornale di Sicilia, per quanto attiene alla corresponsione dei nostri compensi. Con la presente chiediamo lumi sul pagamento dei compensi maturati per il nostro lavoro.
Ad oggi ancora attendiamo la mensilità di giugno. Abbiamo atteso, ma adesso il ritardo ci sembra davvero non più tollerabile. Che si ricordi, in passato, non si era mai arrivati a tanto. Non comprendiamo le ragioni per le quali gli stipendi dei redattori vengano pagati regolarmente, mentre per i loro compensi i collaboratori debbano sempre attendere un tempo che non è ragionevole. Come Lei sa bene, il giornale oltre ad essere realizzato ogni giorno dai dipendenti assunti si fa anche e soprattutto con i nostri articoli. E allora perché il nostro lavoro non viene retribuito con regolarità? Per altro si tratta di cifre davvero esigue, se si considera che un articolo viene pagato la miseria di 5 euro. Talvolta anche meno. Cifre che mortificano la dignità delle persone prima che dei lavoratori. Il nostro impegno è riconosciuto da tutti, come è noto, ma così non è possibile andare avanti. E' anche noto che un giornale regionale si fonda su notizie locali e dunque ha la necessità dei collaboratori delle varie realtà territoriali. Non pagare in modo corretto e regolare chi lavora è vergognoso. La pazienza ha sempre un limite. E questo limite è stato superato da tempo. Soprattutto quando vengono a mancare nel bilancio familiare quegli introiti sui quali si conta per affrontare la vita quotidiana. La S.E.S. ha intenzione di mantenere in vita il Giornale di Sicilia oppure no? Qual è il valore che l'editore dà al lavoro dei collaboratori, molti dei quali storici, del giornale, i quali rappresentano un patrimonio di risorse umane indispensabile? Riteniamo sia giusto, corretto, leale pagare subito tutti i compensi arretrati ai collaboratori. È possibile tollerare fino a 2 mensilità ma non è possibile andare oltre. Riteniamo altresì umiliante dover collaborare a cifre mortificanti e ricordiamo che esiste un accordo Fnsi/Fieg secondo il quale un pezzo va pagato € 20,00 e non € 3,80 lordi come avviene ancora oggi al Giornale di Sicilia. Riteniamo che questa linea uccida la voglia di lavorare con entusiasmo da parte di tutti noi collaboratori che ormai siamo giunti ad un punto di non ritorno. Certi della Sua sensibilità e della Sua attenzione, restiamo in attesa di un Suo riscontro.
Un cordiale saluto e tanti auguri di Buon Natale.
Coordinamento dei Collaboratori del Giornale di Sicilia