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Inpgi e Fnsi ricevuti dal capo di gabinetto del ministro Orlando
Macelloni: L’Inpgi dentro l’Inps è la cancellazione della professione
“Il CDA dell’INPGI si è mosso nel pieno rispetto della legge e responsabilmente ha adottato una serie di misure che concorrono al riequilibrio della gestione. Non sono certo misure sufficienti ma l’unica cosa che riporta i conti dell’istituto in ordine è un ingresso importante di nuovi contribuenti. Abbiamo presentato al governo diverse proposte di allargamento della platea ma ad oggi non c’è l’interesse a discuterne seriamente ne la volontà politica che l’Istituto resti nell’ambito della previdenza privata varata nel 1994 quando il Presidente Draghi era Direttore Generale del Tesoro. Le nostre proposte consentirebbero all’Istituto di restare autonomo e di fare il suo lavoro come ha sempre fatto.Abbiamo editori che fanno ricorso ai prepensionamenti e al posto dei giornalisti in uscita assumono i webmaster, figure professionali che non versano contributi all’INPGI. Come può l’istituto risanarsi in queste condizioni?”.
Marina Macelloni, Presidente dell’Inpgi è intervenuta così alla conferenza stampa convocata davanti al Ministero del Lavoro, organizzata dalla Fnsi, a cui hanno partecipato, tra gli altri, anche il presidente della Fnsi, Beppe Giulietti, il segretario, Raffaele Lorusso e la Giunta Fnsi. Al termine della conferenza stampa i 3 rappresentanti sono stati ricevuti dal Capo di gabinetto del Ministro Andrea Orlando, Elisabetti Cesqui per discutere del futuro della professione.
“Il presidente dell’Inps, Tridico, ha già chiesto ulteriori finanziamenti pubblici per l’assorbimento del nostro Istituto” aggiunge Macelloni. “Abbiamo appreso, sempre da Tridico, che esisterebbe un’interlocuzione per definire le modalità di questo assorbimento, ma non si sa con chi, visto che l’INPGI non è invitato a questo tavolo. Vogliamo essere ascoltati e cercare delle soluzioni. Assorbire l’INPGI dentro l’Inps non e’ una soluzione, ma la cancellazione della professione”.
”Se Tridico ha da offrirci un Bengodi, allora cosa aspetta? Ci chiami subito e la proposta arrivi sul tavolo di Draghi”. Il Presidente della FNSI, Giuseppe Giulietti sottolinea l’inerzia del governo di fronte al futuro della previdenza dei giornalisti italiani e alle maggiori criticità dell’editoria: così si rende l’informazione più debole e marginale. “I Costituenti vollero l’INPGI per sottrarla al potere e l’Italia non può fare finta di non sapere che stiamo aderendo a un modello d’informazione ungherese. La trasformazione di un sistema pubblico in uno di governo è pericolosissimo, è una leva di controllo. Il nostro compito è quello di trattare con il Governo e con i ministeri perché non si mettano le mani sull’ente previdenziale”.
”La previdenza ha bisogno e dipende dal lavoro: la prima dipende dal secondo e quest’ultimo non dev’essere precarizzato”. Si è espresso così il segretario generale della FNSI, Raffaele Lorusso durante la conferenza stampa. “I giornalisti italiani chiedono al governo un cambio di passo e l’apertura di un confronto a tutto campo, per individuare le misure necessarie per garantire il rilancio del settore, la ripresa dell’occupazione e la messa in sicurezza dell’INPGI. Prima di parlare di previdenza si deve parlare di mercato del lavoro: aumentano infatti i colleghi sfruttati e prepensionati. E’ importante convocare un tavolo con il Governo che comprenda anche il tema delle nuove figure professionali che partecipano al sistema dell’informazione e che contribuiscano alle entrate dell’INPGI”.
L'intervento di Marina Macelloni