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XXIII Premio Mario e Giuseppe Francese, premiati Scavo e Santino
“Un modello di giornalismo, espressione di un impegno civile sostenuto dalla forza dell’autonomia professionale” con questa motivazione il cronista e reporter di guerra di “Avvenire” Nello Scavo, (nella foto in alto, da sinistra: Giulio Francese, Carlo Verna, Nello Scavo e la giornalista della Tgr Sicilia Lidia Tilotta), ha ricevuto giovedì 6 febbraio al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo, il premio Francese, la sua inchiesta ha svelato la presenza del trafficante di esseri umani Abd al-Rahman al-Milad, meglio conosciuto come Bija.
Premiato anche Umberto Santino, fondatore nel 1977 del Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato, la commissione ha riconosciuto l’impegno di una intera esistenza dedicata alla memoria.
Un riconoscimento è stato attribuito al giovane collaboratore di Repubblica Tullio Filippone, scelto per il Premio Giuseppe Francese. Filippone ha portato a galla la storia della professoressa Rosellina Dell’Aria, (nella foto in basso, da sinistra: il giornalista Luigi Perollo, la professoressa Rosellina Dell’Aria e Tullio Filippone)
Un’edizione particolare dunque, quella del 23esimo premio Mario e Giuseppe Francese che ha coinvolto ben 16 istituti superiori siciliani impegnati in un esercizio di memoria attraverso il moderno linguaggio dei cortometraggi.
Il premio è stato organizzato dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia in collaborazione con Libera, l’associazione Uomini del Colorado e con la sezione siciliana del Centro Sperimentale di cinematografia-Scuola nazionale di Cinema.